Snei Ap – Women In Rock

Il 08/03/2023, di .

Snei Ap – Women In Rock

Tra le all female band più interessanti attualmente in circolazione vanno annoverate senza dubbio le Snei Ap, incontrate in occasione del Milady Metal Fest di Mantova subito dopo la loro esibizione, senza nemmeno farle rifiatare. Perché? Semplice: volevamo dei commenti a caldo, ma al tempo stesso freschi, succulenti, per potervi regalare la miglior intervista possibile. E a quanto pare, siamo riusciti a strappare loro pure un’esclusiva! Ecco quanto raccolto assieme alla frontwoman Angie, alla chitarrista Jude e alla bassista Alyx. Buona lettura!
Ciao ragazze, grazie della vostra disponibilità e benvenute a Metal Hammer Italia: come state? Com’è andata questa esibizione al Milady Metal Fest?
“(Jude) Buonasera! E’ stato meraviglioso, un pubblico davvero molto caloroso, e noi super energiche, pronte a spaccare!”
“(Angie) E’ andato tutto molto bene, siamo felici e onorate di essere qui. E’ stato bellissimo aprire questa quinta edizione piena di nomi meravigliosi, è stato un onore per noi poterlo fare, davvero. Ci siamo divertite un casino, e la cosa più importante quando si è su un palco è divertirsi, e trasmetterlo, quindi bene così!”
Ve la sentite di presentare la band ai nostri lettori?
“(An) Dunque, noi siamo le Snei Ap, una band attiva da undici anni, nonostante abbiamo cambiato formazione parecchie volte.  Proveniamo da cinque città diverse, ma siamo emiliane. Questa attuale line up, che vede la sottoscritta Angie alla voce, Jude e Foxy Juliet alle chitarre, Alyx al basso e Sonia Wild alla batteria, è fissa da due anni, e la speranza è di continuare in questo modo, perchè stiamo benissimo così.”
“(J) Ogni tanto ci tiriamo dietro qualche piatto, però dai…” (ridono, ndr.)
Come definireste il vostro genere? Dove vi collocate?
“(An) Siamo aperte a tutto! (ridono, ndr.) Scherzi  a parte, il nostro è un rock che agli inizi della nostra carriera lo si poteva definire hard rock/heavy metal, mentre ora si sta sviluppando e trasformando in un alternative rock/progressive rock: ecco dove collocherei la band.”
…e a livello discografico?
“(Alyx) A febbraio siamo entrate in studio a registrare: si tratterà di un EP il cui tema sarà l’amore…”
“(J) Bisogna dire che questa è la prima dichiarazione che facciamo in merito, quindi avete l’esclusiva!”
“(An) Tuttavia, per amore non si intende la concezione classica del termine, ma verrà affrontato in tutti i suoi vari aspetti. Un qualcosa di alternativo, diciamo: amore/non amore. Non aggiungiamo altro, lasciandovi un po’ di curiosità.”
Dato che, anche in serate come questa, lo state provando sulla vostra pelle, com’è suonare in Italia un genere che ha sempre dovuto sgomitare per ottenere i giusti spazi e meriti?
“(Al) Vorrei ricordarti che siamo donne, motivo per cui in Italia o nel resto del mondo è praticamente la stessa cosa. Poi dipende dalla band, da quanta voglia ha di fare, di sbattersi, impegnarsi e tutto il resto. Se un gruppo ha voglia di impegnarsi e muoversi, da suonare ne trova. Sicuramente questo è un mondo difficile: negli ultimi anni, si sa, le persone hanno iniziato ad ascoltare generi come la trap e altro, dove non è richiesto l’utilizzo di strumenti musicali, a scapito quindi di sale prove e di live club. Tuttavia, molte persone si nascondono dietro queste dicerie, lamentandosi del fatto che non vengono chiamate. Ma io chiederei loro: cosa fate per non essere chiamate?”
A tal proposito, è uscito da poco il nuovo album dei Måneskin: un fenomeno mondiale come ad esempio questa band, può far ritornare nell’adolescente, nel giovane, la passione per uno strumento musicale, cosa che mi sembra sia calata mostruosamente negli ultimi anni, così come la voglia di uscire di casa, incontrare altre persone, e perchè no, formare una band?
“(J) Assolutamente si, penso che siamo tutte d’accordo. E’ un parere unanime che quello che stanno facendo i Måneskin noi lo apprezziamo tanto, lo sosteniamo e, anzi, un giorno ci piacerebbe essere noi a poter promuovere quello che stanno facendo loro. Da quando sono sulla cresta dell’onda, quello che hai appena descritto te, anche la semplice quotidianità di esercitarsi su uno strumento, o avvicinarsi alla musica, sta succendendo: è reale!”
“(An) Perlomeno è musica suonata. Cioè, a prescindere dal genere, che può piacere o meno, ho visto con i miei occhi persone iscriversi a corsi di strumenti musicali, dopo aver visto i Måneskin. Quindi è un qualcosa che ho visto nel concreto, e ritengo di vitale importanza che i giovani si avvicinino alla musica suonata, che escano e vadano a vedere band che suonano dal vivo, e non tramite l’utilizzo di basi o altro. Questo è molto importante.”
Questa sera vi siete esibite in compagnia di band come Illumishade, Deathless Legacy, Sick N’ Beautiful e altri, ma volendo sognare ad occhi aperti, con chi condividereste il palco?
“(Al) A me piacerebbe molto una location come quella del Wacken: sarebbe molto divertente. Come band, da buona bassista alternative rock io suonerei assolutamente con i Red Hot Chili Peppers.”
“(J) Io aggiungo i Dream Theater.”
“(An) Ed io Porcupine Tree e Whitesnake.”

…e su quale disco vi sarebbe piaciuto dare il vostro contributo?
“(Al) Oddio, non saprei, è troppo difficile… Direi che ‘Californication’ dei Red Hot Chili Peppers è un ottimo album, quindi perchè no, ci può stare.”
“(J) ‘Metropolis Pt. 2: Scenes From A Memory’ dei Dream Theater.”
“(An) ‘Led Zeppelin III’.”
Molto bene, l’intervista è giunta al termine. Ringraziandovi ancora per la vostra disponibilità, se c’è qualcosa che volete aggiungere per i lettori di Metal Hammer Italia, quest’ultimo spazio è tutto vostro!
“(J) Ricordate lettori: stay rock, stay Snei Ap!”
“(An) Cari lettori di Metal Hammer Italia, continuate a sostenere la musica originale, suonata, in particolare il metal italiano, e seguiteci su tutti i nostri social: www.sneiap.com, oppure su Facebook e Instagram alla voce Snei Ap.”

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