RuinThrone-TolkienMania

Il 29/03/2023, di .

RuinThrone-TolkienMania

Dopo aver recensito l’ album ‘The Unconscious Mind of Arda’ abbiamo intervistato la band power-fantasy romana dei RuinThrone. Con questo secondo lavoro le intenzioni dei ragazzi si fanno ancor più chiare, vengono proposti undici brani affascinanti pregni del mondo avvincente e arcano di Tolkien. In vista del Fantasy Fest in The Middle-Earth che si terrà il prossimo 6 aprile a Roma ne approfittiamo per conoscere meglio i RuinThrone e la loro musica.
Ciao ragazzi e benvenuti su Metal Hammer! Innanzitutto complimenti per l’album  ‘The Unconscious Mind of Arda’!
“Grazie dei complimenti! È un piacere e un grande privilegio poter condividere con voi e i lettori il lavoro fatto per il nostro secondo album!”
Partiamo proprio da questo album ‘The Unconscious mind of Arda’, pubblicato dalla nostrana Rockshots Records. Qual è stato il suo percorso? Son nati prima i testi o le musiche? Come nasce un vostro lavoro?
“L’album nasce dall’esigenza di compiere un lavoro che trasmettesse epicità, potenza e allo stesso tempo coinvolgesse l’ascoltatore, magari toccando corde personali. Comporre è un processo che ci affascina. Di solito scegliamo delle storie che ci facciano risuonare uno stato emotivo interiore, di significato spesso oscuro anche a noi stessi. A quel punto ci avventuriamo e cerchiamo musicalmente di attirarlo al di fuori di noi e di focalizzarlo. Il testo, di conseguenza, quasi si scrive da sé. Diciamo che non c’è una vera e propria risposta alla domanda “è nato prima l’uovo o la gallina?”: a volte si parte dalla musica, che poi ci ispira un argomento in particolare, a volte nasce tutto insieme”.
Lalbum è un omaggio a Tolkien e ai suoi scritti, la vostra passione per il genere è palpabile fin da subito, vi ho letto melodie curate e narrazioni che sortiscono anche un beneficio nell’ascoltatore in quanto portatrici di un credo. Ma da parte vostra qual è il messaggio che volete trasmettere?
“Abbiamo seguito l’ispirazione pezzo dopo pezzo e ci siamo accorti che, in effetti, era presente un terreno comune nelle nostre composizioni e lo raccontiamo in ‘Where you belong’. Nella nostra storia personale la musica è riuscita a sostenerci e ci ha aiutato a elaborare importanti fasi di vita. Con il nostro lavoro abbiamo voluto restituire quanto di positivo ricevuto. I personaggi e le storie del mondo Tolkieniano hanno uno spessore e una profondità notevoli, perciò si prestava a pennello per questo scopo, costituendo una metastoria, un apporto mitologico, nel quale speriamo che l’ascoltatore possa ritrovarsi”.
La cover dell’album (bellissima!) da chi è stata disegnata e cosa vuole rappresentare?
“La cover è stata scelta e creata con grande cura.  Roberta Cavalleri ha compiuto un lavoro egregio concretizzando le nostre fantasie e poi Aleister Hunt a rifinito le colorazioni e creato la grafica interna al booklet…non di meno ho curato il restyling del nostro logo partendo da un’idea del nostro cantante Haedus! La cover rappresenta un Ent che solitario tenta di lasciarsi alle spalle un paesaggio ostile. Lo fa con sforzo e con i suoi lunghi tempi ma procede inesorabile. L’attimo catturato è di profonda riflessione, un confronto con sé stesso. Lasciamo ai lettori dare l’interpretazione che più risuoni in loro”.
Il fantasy e il power sono la vostra casa, come ci si muove all’interno di un genere che richiama atmosfere magiche e periodi lontani? Da dove nasce questa predilezione per esso?
“Fantasy e power metal sono mezzi espressivi incredibili. Si possono approfondire ed esprimere con intensità ed emozioni che altrimenti giacerebbero sonnolenti in qualche parte di noi. Il nostro stile è di  raccontare i grandi temi dell’umanità, lasciando un piede ancorato alla realtà, mentre ci lasciamo irretire dalle ambientazioni fantasy”.

Che evoluzione c’è stata nell’ambito della stesura e della composizione tra ‘Urban Ubris’ e  ‘The Unconscious Mind of Arda’ ?
“A livello musicale abbiamo avuto modo di conoscerci meglio come band, siamo cresciuti come persone e come musicisti. Penso che oggi abbiamo maggiore consapevolezza di noi stessi e di quello che vogliamo ottenere. ‘Urban ubris’ è un album che abbiamo adorato ma ‘The Unconscious Mind of Arda’ ci ha permesso di esprimerci completamente, senza compromessi e siamo molto soddisfatti del risultato”.
Quali sono stati i vostri mentori musicali? Ascoltate altri generi musicali oltre il metal? E il primo disco acquistato?
“Nella composizione dei brani siamo stati influenzati in maniera naturale da band come Iced Earth e Nevermore per l’aspetto ritmico; l’aspetto melodico e di struttura dei pezzi è arrivato più dai Blind Guardian. Il primo disco che acquistai accumulando paghette fu Americana degli Offspring, ancora oggi penso sia un connubio pazzesco di melodia ed energia! (Haedus)”
Seguite la scena metal italiana? Ci sono delle band che apprezzate?
“Siamo molto interessati la scena italiana, ci sembra abbia molto da offrire e anche nel resto del mondo se ne stanno accorgendo. Potremmo fare decine di nomi; tolti i Rhapsody che per il nostro genere sono un riferimento leggendario, ammiriamo molto l’approccio innovativo, scanzonato ma con una forte identità, dei Nanowar of steel. I Windrose sono un altro gruppo che ci ha impressionato per la potenza e l’approccio scenografico dei live”.
Avete in progetto dei live per presentare lalbum?
“Assolutamente sì! Abbiamo annunciato da non molto un festival che sta organizzando il nostro chitarrista Nicolò De Maria in collaborazione con l’associazione Tolkieniana “I Cavalieri del Mark” a Stazione Birra qui a Roma il 6 Aprile. Si chiama “Fantasy Fest in Middle-Earth” e sarà una vera e propria fiera del fantasy con diverse attrazioni che culminerà col concerto dei nostri amici Draconicon e l’esecuzione dal vivo e per intero del nostro nuovo album! Siamo inoltre stati annunciati come headliner al GoatHell Metal Festival in a Pula, in Croazia, per la serata del 28 Luglio. Per i live stiamo preparando diverse attrazioni scenografiche…per cui invitiamo tutti ad assistere, non rimarrete delusi!”
Grazie ragazzi per la vostra musica e per la vostra disponibilità! Questo spazio è per voi, se volete aggiungere un messaggio per i nostri lettori e salutarli: scatenatevi!
“Grazie a voi per lo spazio! Pensare di leggere una nostra intervista su Metal Hammer fino a poco tempo sarebbe stato una vera storia “fantasy”! Invitiamo i lettori ad ascoltare i nostri brani, fateci sapere cosa ne pensate! Un saluto, ci vediamo live!”

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