Accept + Night Demon @Live Club – Trezzo Sull’Adda (MI), 23 gennaio 2018

Il 26/01/2018, di .

Accept + Night Demon @Live Club – Trezzo Sull’Adda (MI), 23 gennaio 2018

Una garanzia assoluta, questi sono stati gli Accept chiamati all’opera – di “demolizione” – del Live di Trezzo sull’Adda, oggi come oggi il locale rock per eccellenza per quanto riguarda i concerti dal vivo di alto livello in Italia.
Eroi teutonici, alfieri di una vecchia guardia che, seppur sparuta e incanutita dal trascorrere degli anni, riesce sempre a dare la paga alla concorrenza che, ahinoi, si presenta all’orizzonte, poco carismatica e alquanto deboluccia. Accept che, dopo aver saldato definitivamente i conti con il loro passato marchiato Udo Dirkschneider (un passato illustrissimo, ma che, alla lunga, ha rappresentato forse un’arma a doppio taglio, limitando di parecchio il raggio d’azione della storica band tedesca), sono ripartiti di slancio pubblicando, uno dietro l’altro, quattro gioielli di inestimabile fattura. Uno su tutti, ‘Stalingrad (Brothers In Death)’, secondo, magniloquente album del 2012 firmato con il nuovo frontman Mark Tornillo (ex vocalist dei pionieristici speed metallers TT Quick), un’uscita discografica che ha riportato a pieno regime la macchina da guerra Accept, indicando la nuova strada maestra e un brillante destino da disegnare con fierezza e spirito belligerante. Così è stato anche per la data italiana estratta dal The Rise Of Chaos Tour, che ha richiamato in Lombardia una buona fetta di vecchi cultori e nuove leve incuriosite dai fasti gloriosi dei teutonici, affiancati dai dirompenti Night Demon e dai nostrani IN.SI.DIA, blasonata thrash band di lungo corso. La quale ci ha subito dato dentro, intervallando vecchie gemme (‘Nulla Cambia’ e ‘Parla Parla’ sono classici senza tempo) con estratti da ‘Denso Inganno’, il suo terzo e più recente album su Punishment 18 Records. Applausi, scroscianti, per il quartetto bresciano guidato dal bassista e cantante Fabio Lorini, autore di una prova super convinta. E convincente.
Con i Night Demon, il sottoscritto rischia di essere poco obiettivo in quanto ritiene la band di Ventura, California, quella che ora maggiormente riesce ad incarnare lo scatenatissimo spirito heavy underground che per esempio animò la celebre NWOBHM, ben più dell’ultra affollata truppa nordeuropea che oggigiorno pare replicare con lo stampino tutto quello che suonava anni Ottanta. Beh, agli insegnamenti di maestri assoluti tipo Angel Witch, Jaguar e primissimi Maiden, il three-piece statunitense aggiunge una velocità d’esecuzione strabordante e una cattiveria che sfocia quasi nel punk, e senza mai impietosirsi, nel massacro condotto all’arma bianca! Neppure Trezzo è stato immune dalla furia dei tre californiani i quali, sin dall’opener ‘Welcome To The Night’, han premuto a fondo il piede sull’acceleratore, con il bassista-cantante Jarvis Leatherby nella parte del mattatore, ispiratore e leader del progetto. Impossibile non far breccia, se in dotazione si hanno brani tipo ‘Heavy Metal Heat’, ‘The Chalice’, ‘Full Speed Ahead’, ‘Night Demon’ e ‘Black Widow’. Ad alzare ancor più il tasso adrenalinico, una rapida ma sentita cover di ‘Overkill’, dedicata al compianto ‘Fast’ Eddie Clarke scomparso pochi giorni fa, un omaggio che colpisce. Con la violenza di un maglio. In definitiva, una grande prova quella dei tre di Ventura, che hanno ravvivato del tutto la serata, preparando la giusta atmosfera per i temibili headliner, tra noi e loro mancava soltanto un rapido cambio-palco…
Introdotti dai ritmi marziali di ‘Die By The Sword’, gli Accept si sono immediatamente impossessati del loro pubblico, con quella tipica potenza oramai un marchio di fabbrica consolidato, che fa coppia con l’innata bravura nello scrivere anthem trascinanti, forgiati nell’acciaio, e ‘Stalingrad’ lo ha ribadito orgogliosamente, sbattuto sul grugno con foga quasi d’altri tempi. Ma l’emozione, purissima, che ha preso quasi alla gola, è stata quando è subito sceso in campo un trittico del calibro di ‘Restless And Wild’, ‘London Leatherboys’ e ‘Breaker’, con Mark Tornillo a spremere a più non posso l’ugola, portando a casa grandi risultati e l’entusiasmo di tutti noi, che con questi classici immortali ci siamo letteralmente cresciuti! Degli elementi storici è rimasto il bassista Peter Baltes, ma soprattutto Wolf Hoffmann (e il suo inconfondibile ghigno, a metà tra il beffardo e il divertito), che degli attuali Accept è il nume tutelare oltre che chitarrista solista, al cui fianco è ora schierato Uwe Lulis, altro nome di grido e che vanta una lunghissima militanza nei Grave Digger. A completare l’assortito pacchetto, il drumming devastante di Christopher Williams, 32enne del North Carolina con forse poche referenze all’attivo, ma di incredibile bravura e grande abilità nel fungere da collante ritmico, da annoverare tra i veri, autentici segreti dei rinnovati Accept. Come testimonia appunto l’ultimo full-length ‘The Rise Of Chaos’, che al Live di Trezzo si è materializzato quasi in blocco nella parte centrale dello show, dalla title-track all’intenso boogie rock di ‘Analog Man’, da ‘Koolaid’ alla virulenza di ‘No Regrets’. Altro momento top della serata è stato ‘Shadow Soldiers’, cantata all’unisono da band e pubblico, e da lì in poi l’altoforno metallico si è definitivamente spalancato, lasciandoci in balia di cavalli di battaglia inossidabili, ‘Neon Nights’, ‘Princess Of The Dawn’, una fenomenale ‘Midnight Mover’, ‘Up To The Limit’, una ‘Objection Overruled’ che forse manco Udo la cantava così, fino al parossismo nevrotico di ‘Fast As A Shark’, brano epocale di cui potremmo scrivere per ore e ore. Fine dei giochi? Neppure per idea! E’ giunta la lotteria dei bis, e in azione non potevano che essere chiamati, in successione, ‘Metal Heart’, ‘Teutonic Terror’ e ‘Balls To The Wall’, classici di ieri e di oggi mirabilmente fusi insieme. In un unico blocco di acciaio. Questi sono stati gli Accept live in Trezzo, un purissimo scintillio metallico.

FOTO ACCEPT E NIGHT DEMON ROBERTO VILLANI
IN.SI.DIA DI ALEX VENTRIGLIA

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