Tribulation – Down Below

Il 26/01/2018, di .

Gruppo: Tribulation

Titolo Album: Down Below

Genere: , ,

Durata: 46 min.

Etichetta: Century Media

Distributore: Sony

85

I Tribulation erano attesi al varco da fan e addetti al lavoro. ‘The Children of the Night’ era stata una delle più belle sorprese del 2015, che mostrava una band nel mezzo di un processo di mutazione. Mettendo da parte quelle scorribande istintive e selvagge, ma, a volte, un po’ troppo anarchiche, che avevano reso il secondo ‘The Formulas of Death’ un ottimo album death\doom, gli svedesi avevano denotato una maggiore cura per gli arrangiamenti oltre che una superiore attenzione per la forma canzone. Certo poi c’era stata anche un abbondante ricorso a sonorità dark\goth che ne aveva implementato il fascino, rendendo il sound della band di Arvika subito riconoscibile. Un album che aveva ricordato un’evoluzione molto simile a quella che alcune band della Century Media avevano avuto negli anni 90, formazioni partite da sonorità ben più aspre e che poi erano giunte a un sound personale. Mi riferisco a Samael, Tiamat e The Gathering, solo per citarne alcune. I Tribulation sarebbero stati in grado di reggere il confronto con quegli illustri predecessori con l’attesissimo ‘Down Below’? Questa era la domanda che tormentava un po’ tutti, oggi che l’album è bello e pronto, la risposta è senz’altro positiva: i Tribulation del 2018, pur recuperando in parte le asprezze degli esordi, hanno continuato il proprio particolare cammino artistico alla grande. Non me la sento di affermare che oggi siano un’entità originale, in fin dei conti questi suoni nei 90 li abbiamo già ascoltati, però si sono dimostrati maturi e, sopratutto, capaci di scrivere grandi song! Anche senza addentrarsi nell’ascolto più approfondito e lasciandosi indirizzare dai singoli fin qui pubblicati – scelta che comunque sarebbe opinabile, data la qualità media elevata delle nove tracce -, ci si rende conto che siamo innanzi a una band che vive un splendido periodo di forma creativa. Brani come ‘Lady Death’ – nel quale appare in veste di ospite la cantante svedese Anna Von Hausswolff – e ‘The World’ denotano una maestria particolare nel bilanciare elementi disparati senza mai perdere l’equilibrio, anzi il risultato finale è al contempo estremo e ruffiano! Ecco, la sfida futura per gli scandinavi dovrà essere questa – visto che ormai da un punto di vista stilistico l’evoluzione appare completa – mantenere all’interno delle proprie composizioni questa doppia anima underground\commerciale. Che poi è quello che fa la differenza tra chi ha successo e chi no!

Tracklist

01. The Lament
02. Nightbound
03. Lady Death
04. Subterranea
05. Purgatorio
06. Cries From The Underworld
07. Lacrimosa
08. The World
09. Here Be Dragons

Lineup

Johannes Andersson: bass, vocals
Adam Zaars: guitars
Jonathan Hultén: guitars
Jakob Johansson: drums