Necrodeath – Defragments Of Insanity

Il 04/04/2019, di .

Gruppo: Necrodeath

Titolo Album: Defragments Of Insanity

Genere: ,

Durata: 34 min.

Etichetta: Scarlet Records

Distributore: Audioglobe

68

Innanzi a operazioni del genere il mio “Io collezionista” va in crisi. Ho la mia bella e consunta copia del disco con le versioni originali, devo comprare anche la nuova edizione risuonata a regola d’arte oppure remixata come diometallo vuole? Interrogativo che periodicamente mi trovo ad affrontare, come è accaduto in passato con i Nevermore (‘Enemies Of Reality’) e i Novembre (‘Dreams d’Azur’) e come capiterà con i Manowar tra qualche mese (le riproposizioni di ‘Into Glory Ride’ e ‘Hail To England’). Lasciando stare passato e futuro, oggi il mio tormento si chiama ‘Defragments Of Insanity’, che, come lascia immaginare il titolo,  è la ri-registrazione del leggendario secondo album dei Necrodeath, ‘Fragments Of Insanity’. Uscito nel 1989, è ad oggi uno dei dischi cult del thrash continentale. Pur non possedendo l’originale – nei primi anni del 2000 ho comprato la ristampa dell’Avantgarde Music – quel disco per me è uno dei capisaldi della mia collezione: periodicamente lo riascolto con piacere e ritengo che la coppia iniziale (‘Choose Your Death’ e ‘Tanathoid’) sia tra i picchi della produzione dei genovesi. Tutto sto pistolotto iniziale per chiarire sin da subito le mie difficoltà di recensore. Incensare a dismisura il passato e lanciare merda sul presente? Urlare che il vecchio fa schifo e che il nuovo è tutto bello e luccicante? Ovviamente la verità sta nel mezzo: pregi e difetti di ognuna delle due opere non hanno dei contorni ben marcati. Per esempio, il sound di  ‘Defragments Of Insanity’ è sicuramente meglio di quello di ‘Fragments Of Insanity ‘, però è anche vero che quella produzione scarna dell’originale dona un flavour irresistibile a quei pezzi. Quel che è sicuro è che i Necrodeath stanno passando, dopo un leggero appannamento, uno dei momenti migliori della propria carriera; gli ultimi due album, attraverso un parziale ritorno alle radici, risplendere il pentagramma dei nostri. La formazione è coesa, non sbaglia un colpo e rilegge alla grande un pezzo importante della propria storia. Il risultato ha un impatto maggiore, forse più violento, ma meno oscuro (quella oscurità dei mezzi limitati che ha fatto grande, per esempio, il cinema di genere italiano tra i 60 e i 70). La rilettura con canoni aggiornatati evidenzia come quelle tracce fossero già all’avanguardia all’epoca, sfido chiunque che sia all’oscuro del fatto che si tratti di canzoni con 30 anni sul groppone a capire che è materiale datato. ‘Choose Your Death’, ‘Thanatoid’, ‘Fragments Of Insanity’ e ‘Enter My Subconscious’, oggi come allora, fanno sbattere il capoccione e gelare il sangue nelle vene. Per questo, il mio consiglio è quello più banale e salomonico: accaparratevi anche questa edizione e mettetela accanto alla vecchia. Se siete troppo giovani per possedere l’originale, acquistate ‘Defragments Of Insanity’ e correte a cercare una qualsiasi stampa o ristampa di ‘Fragments Of Insanity’.

Tracklist

01. Choose Your Death
02. Thanatoid
03. State of Progressive Annihilation
04. Metempsychosis
05. Fragments of Insanity
06. Enter My Subconscious
07. Stillbirth
08. Eucharistical Sacrifice

Lineup

Peso: drums
Flegias: vocals
Pier Gonella: guitars
GL: bass