DGM – Tragic Separation

Il 12/10/2020, di .

Gruppo: DGM

Titolo Album: Tragic Separation

Genere:

Etichetta: Frontiers

85

I DGM, maestri incontrastati del progressive metal italiano sono tornati.
La recensione potrebbe anche chiudersi qui, ma tutti quelli che hanno aperto il link non sarebbero soddisfatti di questa breve e concisa soluzione, quindi bisogna proseguire in attimo in discorso per raccontarvi due cose.

Si parte con ‘Flesh And Blood’ che già abbiamo potuto ascoltare e vedere in quanto primo video-singolo promozionale uscito ormai all’inizio di agosto. L’intro semielettronico ci introduce in un brano dove le componenti progressive sono in bella mostra fin da subito. Velocità d’esecuzione, tecnica ma soprattutto maestosità armoniche, ricerche melodiche, cori che ti si piantano in testa. Oltre sette minuti in cui c’è tutto e alla fine dei quali si rimane un po’ tra lo stupito e lo stravolto, ovviamente in positivo.
‘Surrender’ mi ricorda vagamente ‘Animal’, brano del quale sono ancora oggi innamorato (va bene, ve lo confesso, è la mia sveglia quando devo alzarmi rapidamente da ormai quattro anni a questa parte!), e quindi il mio apprezzamento praticamente segue il mio piedino che sta ancora andando a ritmo di questo brano. ‘Fate’ prosegue nella direzione del brano precedente con l’ovvia ricerca di soluzioni diverse ma con l’altrettanto scontato risultato che già dal secondo ascolto si rimane rapiti.
Non è il caso di fare un track-by-track, perché come sempre detto risulta noioso e si perde la voglia di proseguire nella lettura, però voglio assolutamente segnalarvi l’omonima ‘Tragic Separation’ un brano che già dal secondo minuto vi farà balzare sulla sedia fino ad arrivare al chorus da gridare a pieni polmoni con Mark. Che dire poi dell’assolo? ci troviamo di fronte a una roba devastante che vi rapirà e vi farà volare tra le note eseguite da questi grandissimi musicisti. La progressione nell’esecuzione mi ha travolto, rapito tanto da non poterne fare più a meno. A mio giudizio, la parte migliore di tutto l’album, anche se siamo a livelli esagerati. Anzi facciamo una bella cosa: REPEAT e me la riascolto ancora una volta. Proseguo nell’ascolto/analisi. L’altro brano che mi ha letteralmente incantato è ‘Turn Back Time’, da come inizia a come si evolve, dal chorus agli assoli. Insomma, in tutta la sua completezza. Ciò che arriva dalle mie casse non fa altro che confermare quelli che erano i miei pensieri e le mie aspettative (davvero alte) per i DGM. Se vi eravate innamorati di ‘The Passage’, ‘Tragic Separation’ non potrà far altro che aumentare l’amore per questa band capace non sono di ritagliarsi il giusto spazio tra la discografia prog metal in italia, ma nel mondo. Questo album contiene tutti gli elementi che hanno contraddistinto la band: passaggi tecnici, cori coinvolgenti, voce dal range esagerato, musicisti di qualità assoluta ma soprattutto la cura e l’attenzione per ogni dettaglio.

Note a margine, ma neanche troppo. La prima per la copertina che colpisce nel segno nella sua semplicità visto che con un’immagine ci rappresenta una tragica e dolorosa separazione e che senza troppa dietrologia cita la mastodontica opera di Michelangelo, ‘La creazione di Adamo’. La seconda riguarda l’argomento trattato in questo concept, e cioè la vita e quindi il percorso che ognuno fa tra le scelte che si devono fare e le conseguenze successive alle stesse. Senza tralasciare tutti i dubbi e i ripensamenti sulle scelte fatte. Ne troverete in particolare uno che riecheggia nell’anima del protagonista: e se la risposta a tutto fosse il percorso stesso? Siamo forse di fronte a una domanda senza risposta che, a seconda della visione, potrebbe essere un ulteriore punto di partenza? Chi può dirlo. Questo quesito/domanda non fa altro che farci riflettere ancora una volta di quanto tutto possa essere diverso a seconda del punto di vista, addirittura a volte il tutto è ‘circolare’ perché la riflessione ci riporta al punto di partenza, magari con una consapevolezza in più. Proprio come succede alla fine di questo album, che rischiacciando “play” un’altra volta si prende atto che l’album finisce proprio come inizia. Questo, mi scuseranno i DGM per la mia interpretazione soggettiva, chiudere un album, nella stessa maniera di come lo si inizia potrebbe avere quel tipo di significato.

È con questo quesito/risposta che vi lascio sperando di avervi creato un minimo di curiosità, musicale e non augurandovi buon ascolto. Speriamo che la situazione italiana e mondiale vada verso il miglioramento perché non vedo l’ora di vedere all’opera questa band da vivo.

Tracklist

01. Flesh And Blood
02. Surrender
03. Fate
04. Hope
05. Tragic Separation
06. Stranded
07. Land Of Sorrow
08. Silence
09. Turn Back Time
10. Curtain

Lineup

Marco Basile: vocals
Simone Mularoni: guitars
Andrea Arcangeli: bass
Emanuele Casali: keyboards
Fabio Costantino: drums