Shores Of Null – Beyond The Shores (On Death And Dying)

Il 15/03/2021, di .

Gruppo: Shores Of Null

Titolo Album: Beyond The Shores (on Death and Dying)

Genere: ,

Durata: 38 min.

Etichetta: Spikerot Records

78

È tutto sommato relativamente recente la storia degli Shores Of Null, dobbiamo però ben dire che quando si tratta di loro sembra di parlare di una band di ben altra esperienza! Balzati prepotentemente alla nostra attenzione nel 2014 con il bellissimo ‘Quiescence’, il combo capitolino si è infatti reso autore in soli sei anni di ben tre dischi pubblicati e un altro già pronto, che non vediamo l’ora di sentire. Già, perché – a pochi mesi dall’inizio ufficiale della maledetta pandemia che ci stringe ancora oggi – i dischi che gli Shores valutavano di registrare erano ben due: il primo, quello che ci accingiamo a descrivere, composto da un’unica traccia di quasi quaranta minuti e il secondo – di cui sappiamo ancora giustamente poco – appunto pronto a essere inciso e dato in pasto ai nostri sempre affamati padiglioni uditivi.

Ma, storia della band a parte, come si presenta in definitiva questo peculiare disco da una sola traccia, presentatoci con il criptico titolo di ‘Beyond The Shores’, e liricamente basato sul complicato libro della psichiatra Elisabeth Kubler-Ross ‘La Morte e Il Morire’? Si tratta di un disco all’insegna della continuità col resto della discografia dei Nostri o rappresenta una deviazione da quanto sentito fino ad adesso, come sembrerebbe indicare una copertina che si abbandona alla libertà piena di luce del bianco invece che ai cupi grigio e nero degli album precedenti? Diciamo che all’alba del terzo album i ragazzi degli Shores optano più per investigare a fondo sugli aspetti autunnali e malinconici del proprio suono che per provare nuove soluzioni; e il risultato è un cupo, drammatico e emozionale viaggio nel gothic doom dei grandi nomi, Opeth e My Dying Bride su tutti. Parzialmente accantonate (ma succedeva già su ‘Black Drapes’) risultano la peculiare vena blackened del primo ‘Quiescence’ e la mano pesante del death classico, ma quello che viene ‘perso’ (che brutta parola…) in termini di tiro ed energia rimane egualmente ridistribuito in termini di pesantezza emotiva e potenza del sound, risultando comunque in un album che di sicuro non si fa mancare parti più veloci o dirette nella generale oppressività doom che copre più o meno tutto l’album. Qualitativamente gira tutto alla perfezione, bene o forse addirittura meglio che su ‘Black Drapes…’: la produzione è potente e perfettamente allineata alle atmosfere che si vogliono creare, la componente musicale classica di pianoforte e archi perfettamente integrata nella trama generale e non ultimo l’attenzione al package e al comparto lirico è assolutamente impeccabile. La destrezza con cui la band si muove attraverso le ben note trappole che solitamente un concept album (per di più di un solo brano) pone è ottima e il risultato – sono in tanti a sostenerlo – è che il disco finisce per non annoiare proprio mai, in nessuno dei suoi molteplici passaggi. Il parco ospiti assolutamente degno di nota è quindi solo la ciliegina sulla torta per un prodotto di qualità appunto altissima, in grado di porre la band vicino ai vari leader del genere gothic-doom, anche considerando a livello internazionale.

Accantonando però per un momento gli aspetti puramente qualitativi appena analizzati, ci teniamo a specificare che, secondo noi, questo ‘Beyond The Shores’ rimarrà comunque sempre un capitolo unico della discografia della band romana. Come successo in tempi recenti anche con gli Insomnium e il loro ‘Winter’s Gate’, un disco caratterizzato da un’unica traccia pone sempre delle pastoie soprattutto di uniformità nel sound che in parte limitano la creatività di una band come gli Shores Of Null; una creatività che in ‘Quiescence’ brillava come una nera pietra preziosa, e che qui rimane appunto un pelo intrappolata, col fine però di beneficiare al necessario discorso di continuità richiesto dalla scelta di una forma particolare come questa. Come abbiamo già scritto, un nuovo lavoro della band è già pronto, e siamo pronti a scommettere che – se avrà la struttura più convenzionale dei due album precedenti – ci riporterà un po’ della furia primeva della band e della vulcanica originalità che ci colpì così tanto nel 2014. Nel frattempo che ci chiediamo però come sarà il prossimo album, non facciamo errori: mettiamo di nuovo ‘Beyond The Shores’ nel lettore e pigiamo play un’altra volta. È la cosa migliore che possiamo fare.

Tracklist

1. Beyond The Shores (On Death And Dying)

Lineup

Davide Straccione: vocals
Gabriele Giaccari: guitars
Raffaele Colace: guitars
Matteo Capozucca: bass
Emiliano Cantiano: drum
Mikko Kotamäki (Swallow The Sun): guest vocals
Thomas A.G. Jensen (Saturnus): guest vocals
Elisabetta Marchetti (Inno): guest vocals
Martina Lesley McLean: guest vocals