Dobermann – Shaken To The Core

Il 11/06/2021, di .

Gruppo: Dobermann

Titolo Album: Shake To The Core

Genere: ,

Durata: 43 min.

Etichetta: Wild Monday Music

Distributore: Horus Music Srl

75

I Dobermann continuano a crescere e ad alzare sempre il livello di ciò che danno alla luce. Ne è la conferma questo album, il quinto per la band, registrato e prodotto da Alessandro Del Vecchio negli Ivory Music Works Recording Studio, ormai una garanzia per qualsiasi musicista viste le collaborazioni fatte nell’arco di questi anni dal nostro Alessandro.
Ma torniamo immediatamente all’album in questione, anticipato da due video: ‘Staring At The Black Road’ uscito a marzo e l’omonimo ‘Shake To The Core’ uscito a metà giugno. Due brani che si sono fatti apprezzare per le loro qualità. Il primo leggermente distante da ciò che mi aspettavo, essendo lo stesso un brano tranquillo ma con un chorus vincente. L’adrenalina, qualità propria della band, che andavo cercando l’ho trovata nel secondo estratto, decisamente più tirato e coinvolgente. Cosa che si è ripetuta per altri due brani riuscitissimi come ‘Dropping Like Files’ e ‘Run For Shade’ che in qualche modo mi ha ricordato ‘Hot For Teachers’ dei Van Halen. ‘Stiff Upper Lip’ è un titolo che mi dice qualcosa… Ah, sì! Si vede che l’irrigidimento del labbro superiore piace a molti. Il brano in questione è un rock morbido, tranquillo con una linea di basso ammaliante e un solo di chitarra ricco di gusto. ‘Rolling With The Times’ inizia con un giro di basso funky/pop che mi ha ricordato un brano disco dance  anni Ottanta e più precisamente ‘Disco Inferno’ dei The Trammps. Provate, se riuscite, a non muovervi a tempo dietro la linea del basso! L’estate è alle porte, il lockdown potrebbe piano piano allentare la sua presa, come non approfittarne per pensare a divertirci e come non scegliere un brano come ‘Summer Devil’ con i cori che strizzano l’occhio a quel punk melodico caratteristica questa delle delle feste ricche anche di fiumi di alcool. Con ‘Talk Of The Dust’ che i Dobermann fanno un passo avanti notevole. Siamo di fronte ad una ballad, voce e chitarra acustica sono gli attori protagonisti coadiuvati dal basso e dalla batteria che con molta delicatezza fanno la loro parte e infine con ‘Last Man Standing’ che lo step viene decisamente salito, conquistato e superato. Un brano voce piano come mai ci si sarebbe aspettati dai Dobermann. Inizio col dirvi che mi sono innamorato dei Dobermann per il loro essere rock fino al midollo, un mix di Motorhead, Van Halen, AC/DC più violenti era ciò che mi aveva catturato oltre all’attitudine rock dalla testa ai piedi. Questa qualità non è certo scomparsa nel trio, ma su undici tracce la percentuale di brani tirati è diventata bassa. Segno questo di un cambio di direzione/evoluzione di questi ragazzi. Volendo fare un paragone è un po’ come se il doberman si fosse addomesticato. È un bene? È un male? Io sono sempre dell’idea che un artista deve essere libero di esprimere sé stesso, qualsiasi sia la direzione in cui vuole andare, quindi inizio col fare i complimenti alla band per l’onestà intellettuale ed artistica. Queste nuove coordinate ampliano il ventaglio musicale che la band può proporci e questo è sicuramente un bene. Il consiglio è di avvicinarvi a questo Cerbero con molta cautela, perché se è vero che i brani rock tirati corrispondono ai canini che vi si infileranno nella pelle, è anche vero che se sarete così bravi da dare la giusta attenzione ai nuovi brani, riuscirete ad addomesticarlo e farlo diventare il vostro miglior amico. Non mi rimane che aspettare il 19 giugno per andare al party release dell’album per godermi i nuovi brani in sede live dove assumeranno una veste sicuramente ancor migliore.

Tracklist

01. Shaken To The Core
02. Staring At The Black Road
03. Stiff Upper Lip
04. Dropping Like Flies
05. Over The Top
06. Talk To The Dust
07. Rolling With The Times
08. Summer Devil
09. Rock Steady
10. Run For Shade
11. Last Man Standing

Lineup

Paul Del Bello: bass, vocals
Valerio ‘Ritchie’ Mohicano: guitars
Antonio Burzotta: drums