At The Gates – The Nightmare Of Being

Il 12/07/2021, di .

Gruppo: At The Gates

Titolo Album: The Nightmare Of Being

Genere: ,

Durata: 46 min.

Etichetta: Century Media

Distributore: Sony

75

Della serie: gli anni passano e si sente…ma non in senso negativo! Gli At The Gates sono cresciuti ormai, e con l’età è arrivata una maggiore maturità e consapevolezza anche musicale, che è pienamente riflessa nel loro ultimo lavoro ‘The Nightmare of Being’, e che sta gradualmente espandendo gli orizzonti musicali in cui i nostri hanno deciso di cimentarsi. L’approccio “in your face” degli At The Gates Mk.I, quelli dei primi 4 album per intenderci, ha gradualmente ceduto spazio a sperimentazione e “stranezze” che comunque ben si conciliano con il loro trademark Gothenburg sound. Anche la produzione è più curata, anzi il termine che mi viene in mente mentre ascolto le note del primo brano ‘Spectre Of Extinction’ è: delicata, quasi sofisticata. Si capisce subito che gli At The Gates hanno investito parecchie energie e tempo nella produzione di ’The Nightmare Of Being’. Non stiamo parlando di un lavoro preparato in fretta e furia da mettere fuori tanto per… La complessità degli arrangiamenti, le stratificazioni dei suoni, i vari strati su cui poggiano le inconfondibili melodie del quintetto svedese sono tutte testimonianze dell’enorme sforzo profuso per rendere ‘The Nightmare of Being’ esattamente come doveva essere.

Ma andiamo per ordine. Come noto, gli At The Gates hanno avuto un percorso a dir poco tortuoso: la prima fase della loro carriera musicale li ha visti attivi dal 1990 al 1995, gli anni della gioventù e della spensieratezza, periodo breve ma intenso, in cui ci hanno regalato dei veri e propri capolavori. Poi lo scioglimento precoce ed un lungo silenzio, durato quindici anni circa. La storia completa la trovate nella nostra intervista con Tomas Lindberg, ma la sostanza è che quello che doveva rappresentare una reunion solo per suonare qualche concerto ai vari festival, si è trasformato anche in una nuova fase produttiva dei nostri, che nel 2014 sono ritornati a produrre materiale inedito, pubblicando l’ottimo ‘At War With Reality’, seguito dal non riuscitissimo ‘To Drink From The Night Itself’ quattro anni dopo.

Ed eccoci quindi nel 2021 a commentare il terzo lavoro degli At The Gates Mk.II. Vi dico subito che l’ascolto non è semplicissimo ed immediato: c’è parecchio dentro a questo album, e forse non sempre il filo logico scorre in modo omogeneo e coeso. Chi è abituato agli At The Gates di vecchio stampo potrebbe rimanere spiazzato e forse anche deluso, ma bisogna anche essere obiettivi: le avvisaglie di un cambio di rotta negli ultimi due album c’erano tutte. Si passa da sfuriate in tipico stile death metal melodico svedese, a passaggi molto più ‘progressivi’, che possono ricordare talvolta bands tipo Voi Vod, Opeth e forse anche Porcupine Tree. La sperimentazione e l’esplorazione del nuovo sono concetti da sempre familiari agli ATG, ed ecco quindi che trovano spazio qui e lì melodie e stacchi eseguiti con strumenti quali pianoforte e sassofono. Con ‘The Nightmare Of Being’ il distacco dalle origini si consuma in pieno, una volta per tutte, che non significa che in questa nuova fase gli At The Gates siano diventati irriconoscibili, ma è innegabile che le nuove componenti del loro sound prendano decisamente le redini e facciano da “driver”. Eppure, a pensarci bene, verrebbe da dire che i germogli di questo nuovo percorso sonoro fossero in qualche modo già presenti nei loro primi due album, ‘The Red In The Sky Is Ours’ e ‘With Fear I Kiss The Burning Darkness’, di grande impatto ma anche assai introversi e non di facilissimo ascolto per tutti, che in seguito lasciarono spazio a un sound decisamente di più diretto e facilmente “accessibile”, con ‘Terminal Spirit Disease’ e ‘Slaughter Of The Soul’. Ecco, in questo senso la nuova direzione intrapresa dagli ATG forse rappresenta una ripresa del cammino interrotto tanti anni fa e quindi mai pienamente sviluppato.

Ancora presente il proverbiale pessimismo di sempre nei testi di Tomas, che nonostante il passare degli anni sembra essere ancora incazzatissimo con la razza umana.

Vabbè ma alla fine com’è sto disco? Mettiamola così: col passare degli anni, personalmente il mio rapporto con la musica è cambiato. Ho imparato a essere meno analitico nei miei giudizi, lasciandomi guidare più dalle sensazioni; e allora vi dico che questo nuovo album degli At The Gates mi piace, e anche parecchio, senza poter mettere il dito su un unico elemento specifico. Le sensazioni trasmesse sono belle e la voglia di risentirlo c’è tutta. Cosa che non sempre posso dire dei lavori dei compagni di “scuderia” degli At The Gates, i Dark Tranquillity e gli In Flames. Sento che ‘The Nightmare Of Being’ possa essere in certo qual modo un album di transizione, come se gli At The Gates fossero nel mezzo di un percorso evolutivo ancora non concluso. In tal senso, mi aspetto qualcosa di veramente particolare e speciale dal prossimo album, ma ciò non toglie che ‘The Nightmare Of Being’ sia già un disco godibilissimo e pienamente meritevole della vostra attenzione.

Tracklist

01. Spectre Of Extinction
02. The Paradox
03. The Nightmare Of Being
04. Garden Of Cyrus
05. Touched By The White Hands Of Death
06. The Fall Into Time
07. Cult Of Salvation
08. The Abstract Enthroned
09. Cosmic Pessimism
10. Eternal Winter Of Reason

Lineup

Jonas Bjorler: bass
Adrian Erlandsson: drums
Tomas Lindberg: vocals
Martin Larsson: guitars
Jonas Stålhammar: guitars