Imperial Child – Secrets Of The Roman Ghost

Il 24/01/2024, di .

Titolo Album: Secrets Of The Roman Ghost

Genere: , , ,

Durata: 48 min.

Etichetta: Punishment 18

80

Davvero interessanti questi Imperial Child… soprattutto per gli amanti sì dell’heavy metal, però di quello più elegante e barocco; basato sì sulle chitarre ma al contempo stemperato da un approccio pomposo e sinfonico. Ma andiamo con ordine, e cerchiamo di inquadrare questo combo – giunto apprendiamo dalle note già al secondo album – sia storicamente che geograficamente. Gli Imperial Child sono, essenzialmente, un duo norvegese: Chris De Wolf e Eagle Mc Morgan, una coppia di musicisti/compositori che lavorava assieme già da più di venti anni. Nel 2018, come potenziale continuazione di loro precedenti progetti, inventano questo nuovo monicker e si dedicano a concept album – vere e proprie rock opera, come le definiscono loro – virando leggermente il proprio sound verso lidi più melodici e complessi, ma mantenendo l’alchimia chitarra/voce che li aveva uniti fino a quel momento: ecco così nascere prima ‘Compass Of Evil’ nel 2020  e ora il suo successore ‘Secrets of The Roman Ghost’ di cui ci accingiamo a parlare.

Heavy Metal dunque… sicuramente guitar driven, ma fortemente appoggiato sulle tastiere nei frangenti più sinfonici… voce acuta, stridula, ma potente e capace di valide divagazioni melodiche sui registri bassi… sì, se avete pensato ai Savatage, non siete andati lontani. Anche la collaborazione con Zackary Stevens in alcuni brani lo sottolinea; e in effetti a conti fatti il pentagramma degli Imperial Child sembra guardare spesso a quello della grande band floridiana, prendendo tanto dal periodo ‘Gutter Ballet’, ‘Streets’ quanto dai più sinfonici album successivi, come ‘Dead Winter Dead’. C’è però molto di altro a livello di influenze, e se brani come ‘Peace Of Mind’ ricalcano proprio da vicino Oliva & Co; altri passaggi mostrano prepotenti anche altre illustri influenze. C’è qualcosa di King Diamond infatti in un pezzo più cupo come ‘The Garden Tomb’, dove la teatralità abbandona quella declamativa dei Savatage per sposare appunto la malvagità e l’eccesso del frontman dei Mercyful Fate. Ci sono anche discreti input più duri nelle chitarre di De Wolf, che in qualche modo ci ricordano i Witherfall, altra compagine di metallo sicuramente più oscuro… ma sempre barocco ed elegante. I vari brani sono tutti di alto livello, accompagnati da una produzione sicuramente all’altezza… Andy LaRoque dietro a consolle e mixer dopotutto è un biglietto da visita non da poco per una band sì di esperienza, ma al secondo album

Inutile entrare ulteriormente nel dettaglio di tutte le canzoni… l’album sembra poter accontentare la sete di tanti ascoltatori. I momenti più duri come ‘Red Red Sea’ faranno felici i defenders più intransigenti, la melodia dei passaggi memori degli ultimi Savatage sazieranno la fame di coloro che cercano input melodici ed eleganti, mentre l’onnipresente velo sinfonico di tastiere e orchestrazioni convinceranno chi cerca qualcosa di più romantico e notturno. Dunque… che aspettate a provarli? Qualcosa di vostro gusto troverete di sicuro!

Tracklist

01. Main Theme
02. Red Red Sea
03. The Eagle And The Wolf
04. The Garden Tomb
05. Devil’s Liar
06. Peace of Mind
07. The Chosen One
08. Sharagon The Black
09. For A Hundred Years

Lineup

Vasiliy Silura: bass
Eagle McMorgan: drums
Chris DeWolf: vocals, guitars
Tov Glesnes: guitars