Lesoir – Babel

Il 06/05/2024, di .

Gruppo: Lesoir

Titolo Album: Babel

Genere:

Durata: 20 min.

Etichetta: GlassVille Records

83

Sorprendente. Basta far scorrere i secondi di questa prima ed unica traccia per venire catturati dal sound avvolgente e affascinante dei Lesoir. Un progetto forse per troppo tempo rimasto di nicchia, mostrato all’Europa nel 2023 durante il tour a supporto degli affermati polacchi Riverside, a cui i cultori del progressive rock (o meglio dell’art rock) dovrebbero necessariamente dedicare almeno un ascolto. Iniziare da questo album, o forse meglio definirlo una lunga suite, sarebbe un ottimo punto di partenza. Le contaminazioni numerose di questa proposta artistica sono ben presentate e legate in questa traccia, dalle molteplici fasi, una più coinvolgenti della precedente. Composto durante il periodo pandemico, il concept si fonda sulla metafora della Torre di Babele. Dopo un intro di neanche due minuti, l’entrata della voce della cantante e fondatrice Eleën Bartholomeus è il primo sussulto, una linea vocale originale, onirica, guida un crescendo ben sorretto dalla parte strumentale che si smaterializza al terzo minuto. Un lunga parte strumentale in perfetto stile progressive rock, echi floydiani, il flauto suggerisce anche i Jethro Tull, si apre ad un sound poi più moderno, archi e un riff distorto impongono un’atmosfera epica e sinfonica, riassorbita al sesto minuto da una parte più intimista. Torna la voce dolce di Eleen a condurre l’atmosfera e il ritmo della traccia. Parte quasi folk, che evolve in un neo progressive aperto e molto curato. La produzione audio sicuramente uno degli aspetti positivi della proposta, capace di adattarsi bene alle varie fasi. A metà della traccia in modo molto sorprendente il sound cambia incredibilmente. Elementi elettronici ed un basso distorto inacidiscono l’atmosfera che crescendo evolve in un progressive ma più metal che rock. Le voci si inseriscono aiutando il crescendo che porta anche ad un aumento del ritmo. La batteria sigilla e compatta le parti, assecondando bene l’alternanza dei ritmi e delle atmosfere, come farebbe Gavin Harrison per capirci. Dal minuto quattordici la traccia si porta ad un nuovo livello per un finale che grazie all’assolo di chitarra si incendia. Ed è di nuovo il basso a contaminare l’atmosfera che diventa possente insieme ad un azzeccato riff di chitarra sorretto perfettamente dalla batteria. Il finale è epico. La voce bellissima effettata di Eleen è solo il là al ritornello travolgente che segue, dove la band dimostra tutto il suo valore. L’unico neo di questa opera? La durata, lascia troppo presto l’ascoltatore. Un album prezioso, che non può avere così breve durata. Aspettiamo con ansia le prossime release dei Lesoir. Ribadisco: sorprendente.

Tracklist

  1. Babel

Lineup

Eleën Bartholomeus – Guitar / Synth / Backing Vocals
Ingo Dassen – Guitar / Beats programming
Bob Van Heumen – Drums / Percussion / Backing Vocals
Ingo Jetten – Bass / Pedalsteel / Guitar / Backing Vocals
Guitar, bass & string recordings by Jamshid Mahmoudy
Vocal & drum recordings by Ingo Jetten
Produced & mixed by Lesoir & John Cornfield
Mastering by Steve Kitch
Artwork by Daria Khmyzova