Silver Dust – From Dawn to Decadence

Il 03/04/2017, di .

Silver Dust – From Dawn to Decadence

Gli svizzeri Silver Dust (www.silver-dust.net) sono stati una sorpresa assoluta. Visti quasi per caso in apertura dei Lordi nel loro recente tour europeo, i quattro elvetici hanno saputo giocarsi al meglio le loro carte, tirando fuori nel poco tempo a loro disposizione tutto il loro repertorio fatto di una presenza scenica eccellente, uno show altamente teatrale curato in ogni dettaglio e, soprattutto, una proposta musicale affascinante fatta di robusto rock elettronico, influenze classiche, spirito dark e melodie accattivanti, ben fotografate nel secondo lavoro ‘The Age Of Decadence’, uscito nel marzo 2016 ma in arrivo in tutta Europa solamente dal prossimo giugno. In attesa di vedere la band all’opera in Italia ad aprile nel loro primo tour da headliner (21 aprile al Revolver di San Donà di Piave, il 22 a Rovellasca (CO) al Dedolor e il 23 ad Ora (BZ) all’AurOra) abbiamo fatto due chiacchiere con il leader della band, il cantante/chitarrista Lord Campbell.
Che cosa rappresentano per te i Silver Dust?
“I Silver Dust sono la band dei miei sogni. Ho sempre sognato crare una concept-band che racchiudesse in sè un universo musicale ed uno teatrale. Poi, avendo sempre ricoperto il ruolo di chitarrista solista, avevo bisogno di una creatura che mi permettesse di esprimermi anche come cantante, quindi con i Silver Dust ho realizzato esattamente quello che avevo in testa. La band è nata nel 2013 e posso dire che ha raggiunto oggi la maturità”
Che idea avevi al momento di concepire un progetto come questo?
“Il mio sogno era quello di creare una band composta da musicisti con una loro professionalità, che desse loro la possibilità di esprimere a pieno la loro identità artistica. Questo sono è diventato oggi realtà. Il nostro primo obiettivo era quello di incominciare a farci conoscere in giro per l’Europa e posso dire che abbiamo iniziato a farlo aprendo per i concerti dei Lordi. Il prossimo passo è continuare a crescere e iniziare a diffondere la nostra musica anche al di fuori dai confini europei. Se mi guardo alle spalle posso affermare che la band è cresciuta molto in fretta, una sorpresa anche se onestamente ci credevo molto, perchè il concept dei Silver Dust è a modo suo unico”
Oggi state promuovendo il vostro secondo lavoro, ‘The Age Of Decadence’. Che cosa rappresenta per te un lavoro simile?
“A costo di passare per arrogante, ti dico che è il più bel disco che abbia mai scritto. Sono molto orgoglioso di questo lavoro, perchè in esso ho racchiuso tutte le differenti influenze musicali che ho maturato nel corso degli anni”
In cosa si differenzia questo lavoro rispetto al suo predecessore?
“‘The Age Of Decadence’ è decisamente più completo e più sorprendente di ‘Lost In Time’, anche se ci sono alcune gemme anche nel disco di debutto. Nel secondo album mi sono preso più rischi soprattutto in termini di composizione, azzardando alcuni mix abbastanza arditi. Una scelta che penso si sia rivelata vincente, dal momento che il disco ha raccolto recensioni molto buone un po’ ovunque”
Quanto avete impiegato per realizzare questo lavoro?
“Ho impiegato dai due ai tre mesi per scriverlo e uno per registrarlo e dargli un’ultima aggiustata. Il nostro produttore e sound engineer David Grillon in questo senso ha svolto un lavoro eccezionale. Per noi è il quinto membro dei Silver Dust, perchè è colui che ha realmente creato il sound dei Silver Dust”.
Venendo alla vostra musica, cosa balza subito all’occhio è un gusto per un certo immaginario gotico. Come vi vedete in questo contesto?
“L’aspetto gotico mi piace molto, anche se non limiterei l’universo dei Silver Dust a questo termine. La band attinge dal mondo del gothic ma è molto più vicina ad un certo concetto di steampunk e all’universo di Tim Burton, tanto che i media hanno iniziato a definire la nostra musica come “Tim Burton Rock””.
Come descriveresti le composizioni dei Silver Dust?
“Melodie sorrette da energia tipicamente rock e da loop elettronici, tinti di influenze classiche”.
C’è un pezzo nel vostro nuovo disco al quale ti senti particolarmente legato?
“‘Shame On You!’. E’ un pezzo che si scaglia contro quel barbaro spettacolo che è la corrida. Odio la stupidità umana che ha portato a concepire uno spettacolo così disumano e tutta la mia rabbia è stata riversata in questo brano”
Da cosa trai ispirazione nel comporre le tue canzoni?
“Mi piace molto contemplare la vita e tutto quello che mi scorre accanto. Qualche volta è sublime, qualche volta è straziante e mi turba profondamente. La tendenza è quella di cercare di tenere tutto dentro me, ma a volte le emozioni sono talmente forti che sento la necessità di riversarle in musica. Comporre diventa una vera e propria terapia, che mi aiuta a dare sfogo alle mie emozioni. Poi c’è un lato più soft, nel quale mi apro alla mia passione per la storia, le leggende, il mistero e la magia…”
Cosa reputi più importante nell’universo Silver Dust, l’aspetto musicale o quello tematico?
“Nell’universo Silver Dust sono due aspetti che vanno a braccetto. Però devo dire che, essendo di madrelingua francese, mi sono innamorato di molte canzoni senza comprenderne le parole, quindi posso affermare tranquillamente che il potere della melodia è più forte di quello della parola”
Da un punto di vista musicale, quali pensi siano le tue principali fonti di ispirazione?
“Mi piace tutta la musica, purchè sia buona. Nei miei ascolti si trova davvero di tutto, da Lully e Mozart sino a The Prodigy e Woodkid. La mia anima rock si rispecchia in Serj Tankian, Devin Townsend, Marilyn Manson, Rammstein e Steve Vai, poi entra in gioco l’aspetto maggiormente scenografico del rock, ed allora non posso non citare Kiss, Alice Cooper ed i nostri compagni di viaggio Lordi”.
Perchè ‘The Age Of Decadence’?
“Viviamo tutti in un mondo nel quale le persone dovrebbero evolversi, crescere, svilupparsi, ma questo purtroppo non avviene sempre. Non come ci si aspetterebbe, almeno. E’ per questo che le canzoni dei Silver Dust parlano della crudeltà verso gli animali, della disfunzione umana, del degrado del nostro pianeta. Tutto questo questo testimonia una sorta di decadenza che possiamo toccare con mano nel nostro quotidiano, cose atroci che, purtroppo, a volte passano per normalità”
Come pensi possa essere sviluppato in futuro un concept come quello dei Silver Dust?
“I Silver Dust sono alla costante ricerca dell’evoluzione stilistica. Vogliamo spingerci sempre più in alto, spingere sempre più avanti il nostro progetto in ogni suo aspetto, perchè sappiamo quanto sia difficile ed esigente oggi il mondo della musica. Puntare al massimo è un dovere che abbiamo nei confronti dei nostri fan ma anche di noi stessi”
Visto che tutto il concept dei Silver Dust ruota attorno alla tua figura, puoi dirci chi è realmente Lord Campbell?
“Sono una persona pacifica che tende a portare pace anche tra le altre persone che interagiscono con me. Ma allo stesso tempo nutro molta ostilità verso quelle persone che mostrano una totale mancanza di rispetto verso gli animali. Sono vegetariano, sono fiero di esserlo ma rispetto le scelte e le idee di tutti. Però considero gli animali dei nostri amici, nostri alleati, e mi è impossibile immaginare di mangiarli o portare loro violenza. Un modo di vedere la vita che esterno spesso attraverso le canzoni dei Silver Dust”
Quali sono le doti che pensi ti rendano speciale?
“Sono una persona perseverante, caparbia, che non si arrende prima di aver ottenuto ciò che voglio. E’ una dote che mi ha aiutato a arrivare ai massimi livelli in campo sportivo (ho giocato a hockey su ghiaccio a livello professionistico nonostante l’asma per oltre 10 anni). Attraverso lo sport ho sviluppato una filosofia, una disciplina e una concezione di lavoro che applico ora alla mia carriera musicale”
L’intervista volge al termine, a te il compito di chiudere come meglio credi…
“Lord Campbell, Kurghan, Mr.Killjoy e Tiny Pistol sono pronti a invadere anche l’Italia molto presto. Spero che siate pronti a vedere qualcosa che non avete mai visto prima d’ora. Siamo felicissimi di tornare in Italia e non vediamo l’ora di incontrarvi. Continuate a leggere Metal Hammer e a sostenere il rocke il metal in Italia e in tutto il mondo. Personalmente voglio ringraziare tutto lo staff di Metal Hammer per lo spazio che ci ha riservato e non vedo l’ora di tornare a suonare in Italia ad aprile”

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