Beast In Black – From Hell With Love

Il 12/02/2019, di .

Gruppo: Beast In Black

Titolo Album: From Hell With Love

Genere: , ,

Etichetta: Nuclear Blast

Distributore: Warner

70

Prima di iniziare questa recensione dobbiamo ammettere che, forse, il voto che vedete in calce a questo secondo disco dei Beast In Black è un po’ pompato dalla vicinanza temporale di questa uscita con quella dell’ultimo – ancora una volta a nostro parere, ignobile – disco degli Amaranthe. Già, ma cosa c’entrano gli Amaranthe con il ‘nuovo’ progetto di Anton Kabanen all’indomani del suo addio alla band di cui era fondatore i Battle Beast? Più di quanto sembra, soprattutto diciamo in ottica di approccio del prodotto. Non tanto per le sonorità, che per molti elementi sono oggettivamente differenti tra le due band, quanto proprio per l’approccio, che è per entrambi i combo quello di tentare di creare qualcosa di legato al metal ma che sia al contempo fortemente orecchiabile e accessibile, con una decisa spinta sul pedale della velocità e dell’irruenza. Il risultato – per i Beast In Black – è quello di un melodic metal dai forti connotati radiofonici e elettronici, con quel po’ di velocità che a tratti assimila il prodotto alle frange più catchy del power teutonico. Un prodotto quindi manco a dirlo terribilmente commerciale e per certi versi anche tamarro, che – come succede per ‘Helix’ di Ryd &Co. – punta tutto sul primo impatto, sulla spinta adrenalinica delle basi elettroniche e sull’assoluta memorizzazione dei refrain. Certo, se siete Brutaller o True Defenders e siete arrivati fino a questo punto della recensione vi volete proprio male, ma se l’accento che si è dato finora alle parole “commerciale”, “elettronico” e “catchy” non vi ha spaventato, forse un ascolto a questo ‘From Hell With Love’ potrebbe anche piacervi. ‘A Cry For A Hero’, la tamarrissima opener dell’album, mette subito le cose in chiaro: un lick melodico di chitarra/tastiera che più diretto non si può innestato su un quadratissimo up-tempo metal; voce halfordiana tutta note acute ma con la giusta grinta da pezzo metal e assolo veloce e tecnico quel che basta da far felici gli estimatori della scuola Tolkki. C’è altro che vi dobbiamo elencare? Sinceramente crediamo di no: tutti i punti del manuale alla voce del metal melodico più pacchiano e tirato sono stati adeguatamente smarcati in soli quattro minuti. E poco importa se ‘Repentless’, ‘No Surrender’ e ‘Heart Of Steel’ si muovono ESATTAMENTE sugli stessi binari: un po’ ce l’aspettavamo. E – segretamente – come non siamo riusciti a tenere fermi capoccia e piedi durante la già descritta opener, non riusciamo a trattenerci nemmeno sulle sboronissime tastiere/orchestrazioni del primo brano citato, o sull’eccitante quanto sfacciato refrain dell’ultima della lista. E se questi arrangiamenti e tappeti di tastiera alla Europe non bastano ancora a farvi capire la portata della contaminazione pop di questo album non potrete certo rimanere indifferenti all’intro quasi dance del singolo ‘Die By The Blade’ o al tessuto sonoro di ‘True Believer’. C’è qualcosa che manca all’appello? Proviamo… una ballad dal sapore folk e dall’alto contenuto zuccherino? ‘Oceandeep’ è qui per voi. Un po’ di sound alla Nightwish, per potersi fregiare un po’ di quel temrine “cinematic” che adesso va tanto di moda? Anche qui vi accontentiamo, la parte prettamente strumentale di ‘Repentless’ potrebbe averla scritta Hietala o Holopainen per quanto ne sappiamo. Ma, volendo concludere, cosa è di questo album che ci ha convinto così tanto e ce lo fa consigliare ai lettori di questa rivista? Semplicemente che il disco esagera… senza strafare. Qui non serve la figura prorompente e invitante della Ryd o il video conturbante per accompagnare la musica, qui le canzoni bastano e avanzano per divertirci. E nemmeno serve tanto da far fatica nell’ascolto, o voler per forza discutere dell’album con gli amici analizzandone ogni singolo passaggio. Semplicemente cantiamo, agitiamo i capelli, battiamo i piedi e finito il disco lo mettiamo in custodia passando subito ad altro: forse non a tutti questo approccio piace, ma su qualche prodotto la scelta può anche risultare vincente.

Tracklist

01. Cry Out For A Hero
02. From Hell With Love
03. Sweet True Lies
04. Repentless
05. Die By The Blade
06. Oceandeep
07. Unlimited Sin
08. True Believer
09. This Is War
10. Heart Of Steel
11. No Surrender

Lineup

Máté Molnár: bass
Kasperi Heikkinen: guitars
Anton Kabanen: guitars, vocals (backing)
Yannis Papadopoulos: vocals (lead)
Atte Palokangas: drums