Rhapsody Of Fire – The Eighth Mountain

Il 20/02/2019, di .

Gruppo: Rhapsody Of Fire

Titolo Album: The Eighth Mountain

Genere: ,

Durata: 65 min.

Etichetta: AFM

Distributore: Audioglobe

75

Come sempre quando si inizia una recensione o più genericamente un articolo su uno dei ‘rami’ dell’albero Rhapsody, è bene delimitare il perimetro sull’ambito di cui si sta parlando. “The Eighth Mountain” è dunque il nuovo lavoro dei Rhapsody (Of Fire) di Alex Staropoli, il ramo diciamo principale di questo strano e prolifico arbusto che affonda saldamente le proprie radici nel’ epic power sinfonico tipicamente italiano degli ultimi Anni ’90. Un prodotto sempre più del solo Alex in quanto – a valle dell’abbandono un paio di anni fa di Lione e del batterista Holzwarth – della line-up originale è oramai l’ultimo rimasto. Solo al timone, ma con l’aiuto di una ciurma di gente capace e motivata, il bravo Staropoli da un deciso colpo alla barra, cambiando rotta e voltando la poppa alle sperimentazioni più oscure e drammatiche degli ultimi due album, puntando invece deciso verso i chiari orizzonti dipinti dalla musica degli esordi. È così: il nuovo prodotto a marchio ROF gronda del sound di ‘Legendary Tales’ e ‘Symphony Of The Enchanted Lands’ da ogni solco, con un approccio nuovamente positivo, eroico e motivante. Non a casa la prima traccia, ‘Seven Heroic Deeds’, ricorda da vicino proprio un brano storico come l’inno ‘Holy Thunderforce’! il riff iniziale sparatissimo, la melodia solare e il potente chorus centrale parlano chiaro: questo tipo di musica, cinematica e potente, ci è sempre appartenuta e possiamo reclamarla quando vogliamo. Rimanendo nella prima metà dell’album, anche gli altri brani non si tirano indietro da raccontarci del glorioso passato dei ROF… ‘Rain Of Fury’ mette in mostra l’estro e la bravura del chitarrista De Micheli, per nulla inferiore a Turilli, mentre ‘Warrior Heart’ ripresenta il mood medievaleggiante da sempre caro alla band, qui ben interpretato da Voli, un altro che deve scontrarsi con l’ombra di un predecessore mica da poco. L’album prosegue su coordinate ovviamente coerenti, sarebbe inutile lanciare il sasso del ritorno alle origini e poi tirare indietro la mano, ma lascia anche spazio a qualche novità: ‘White Wizard’, sebbene non ci convinca appieno, si fa pregio di una maggiore personalità da parte di Giacomo Voli, mentre la complessa ‘March Against The Tyrant’ fa girare un po’ la testa con ripetuti cambi di tempo e di atmosfera. Certo, quella sensazione di meraviglia, di scoperta, nell’ascoltare i primi lavori dei Rhapsody nel ’97/’98 è oramai fuggita… però c’è da dire che, con questo ritorno a certe sonorità, Staropoli ha fatto una mossa intelligente. ora una nuova saga si apre, e l’incipit è interessante… abbastanza da farci venire curiosità sul come proseguirà.

Tracklist

01. Abyss Of Pain
02. Seven Heroic Deeds
03. Master Of Peace
04. Rain Of Fury
05. White Wizard
06. Warrior Heart
07. The Courage To Forgive
08. March Against The Tyrant
09. Clash Of Times
10. The Legend Goes On
11. The Wind, The Rain And The Moon
12. Tales Of A Hero’S Fate

Lineup

Giacomo Voli: vocals
Roberto De Micheli: guitars
Alessandro Staropoli: keyboards
Alessandro Sala: bass
Manuel Lotter: drums