Secret Sphere – Lifeblood

Il 03/04/2021, di .

Gruppo: Secret Sphere

Titolo Album: Lifeblood

Genere: ,

Durata: 51 min.

Etichetta: Frontiers

75

La storia degli alessandrini Secret Sphere mi affascinò fin da subito, appena me la raccontarono. Un gruppo di amici, amanti della musica, vicini di casa, abitanti nello stesso quartiere, che si uniscono per formare una band e suonare un po’ insieme arrivando a suonare ovunque. Una trama da film se si facessero più film sulla musica. Come ogni band con una lunga attività, non sono mancati dei cambi di line-up, ma paradossalmente, a ogni membro uscente, ne entrava un altro sempre amico-vicino-concittadino. Tutto questo per anni fino a quando Roberto “Ramon” Messina si trasferisce a Roma e la band è costretta a guardar altrove per sostituirlo trovando in Michele Luppi un validissimo sostituto e “infrangendo” quella regola non scritta del legame che ogni membro della band ha con gli altri. Gli impegni di Luppi e il concomitante ritorno di Ramon in quel di Alessandria ha fatto sì che la band si riunisse per la realizzazione di questo nuovo lavoro.

‘Lifeblood’ è questo, il ritorno dei Secret Sphere a essere i Secret Sphere al 100%. Non che prima non lo fossero, ma Ramon ha sempre caratterizzato il combo ed oggi è tornato proprio per far quello. Solito intro strumentale (‘Shaping Reality’), un po’ figlio di quelle atmosfere da ‘Signore degli Anelli’, molto probabilmente uscito dalla penna di Antonio Agate (ex Secret Sphere ma ancora collaboratore esterno) che introduce l’omonima ‘Lifeblood’, già ascoltata in quanto singolo-video e ormai una melodia acquisita, diventa ancor più piacevole l’ascolto. Volo subito a raccontarvi i pezzi che mi hanno conquistato e colpito di più che sono: ‘Alive’ un mix di riff geniale unito e un chorus accattivante, ‘Against All The Odds’, con i cori che vi tireranno fuori tutto il fiato possibile, e ‘Thank You’ il cui inizio semimid-tempo fa muovere il piedino mentre la melodia è praticamente perfetta. Questi i miei highlight, anche se l’album va ascoltato per intero e gli episodi che non vi ho citato per non annoiarvi, non sono da meno per qualità.

Veniamo alle conclusioni. il dopo-Luppi. Difficile sostituire un cantante con le sue qualità tecniche, compositive ecc. Come è successo con i Vision Divine, il rientro di un membro originario è la soluzione migliore per evitare (logici e inutili) paragoni. Non si può non apprezzare le qualità tecniche di Ramon e di conseguenza congratularci con tutta la band per l’ottima scelta effettuata ben sapendo che questa reunion farà sicuramente bene al combo. Tornando a ‘Lifeblood’, vi confermo che siamo di fronte a un disco che contiene canzoni molto belle e facilmente assimilabili. Ci sono richiami a band blasonate a volte anche molto distanti dalla produzione degli stessi Secret Sphere, mi vengono in mente i Thirty Second To Mars per l’uso dei cori in ‘Against All The Odds’ o ‘The Violent Ones’ quest’ultima padrona di un solo che mi ha riportato alla mente lo stile dei DGM, ma anche band come Def Leppard o Dream Theater per certe soluzioni. Da superfan di Luppi avevo qualche dubbio ma confidavo nelle qualità dei musicisti rimasti e alla fine l’album in questione mi ha soddisfatto pienamente. Complimenti a questo gruppo di amici, pronto a continuare a suonare insieme… ovunque… non appena finirà questa pandemia.

Tracklist

01. Shaping Reality
02. Lifeblood
03. The End Of An Ego
04. Life Survivors
05. Alive
06. Against All The Odds
07. Thank You
08. The Violent Ones
09. Solitary Fight
10. Skywards
11. The Lie We Love

Lineup

Roberto Messina: vocals
Aldo Lonobile: guitars
Andrea Buratto: bass
Gabriele Ciaccia: keyboards
Marco Lazzarini: drums