Jakob Samuel – CoExist

Il 17/03/2022, di .

Gruppo: Jakob Samuel

Titolo Album: CoExist

Genere: ,

Durata: 33 min.

Etichetta: Ninetone Group Music | Avalon (Japan)

85

Jakob Samuel, per chi non lo conosce, è un musicista che ha iniziato suonando la batteria per una band esagerata che rispondeva al nome di Talisman (1989). Band che ha avuto come membri fondatori tale Jeff Scott Soto alla voce, Marcel Jacob al basso (always RIP) e svariati altri musicisti. Dopo questa ed altre esperienze (Treasure Land e The Ring) si è unito ad altri musicisti formando i The Poodles nel 2006 dando alla luce un lavoro più bello dell’altro per un totale di sette album di inediti ed un live. Lo scioglimento della band (2017) mi aveva procurato una tristezza musicale davvero profonda che fortunatamente è stata brillantemente superata… con l’arrivo di questo nuovo lavoro solista (il primo è datato 2012) nel quale Jakob ha messo tutto sé stesso. Lo si capisce dalla qualità dei dieci brani in esso racchiuso. Stiamo parlando di hard rock melodico di forte impatto, capace di farti saltare dalla sedia per l’adrenalina in esso racchiusa. I primi brani usciti sotto forma di video sono stati ‘End Of Days’ (ottobre 2020) nella quale è apprezzabile l’atmosfera quasi epica/cinematografica nella descrizione delle varie fasi della vita che piano piano si trasforma e grazie anche al cambio di tonalità l’impressione è che quella speranza aumenti al punto da sovrastare tutto. Seguito a pochi mesi da ‘Stand By You’, un’altra canzone ricca di melodia che si è fatta apprezzare fin da subito. La prima leggermente più tranquilla mentre la seconda un po’ più tirata che parla della benedizione di poter condividere la tua vita con qualcuno che ti capisce, che conosce la tua storia e per cui provi fiducia e amore.
Verso febbraio è stata la volta di  ‘Hey Brother’ un midtempo anomalo nel quale il suono di battito di mani coinvolge immediatamente. Mentre l’ultimo singolo (almeno per ora) risponde al nome di ‘Every Minute, Every Hour’ uscito quasi tre mesi fa e forse è il brano più tirato di tutto l’album il cui testo che parla di un risveglio spirituale, un viaggio dall’oscurità alla speranza e alla luce.
Questi quattro singoli hanno fatto da apripista ed hanno aumentato la curiosità dei vari fan di Jakob (me compreso) perché sono bastati pochissimi ascolti per innamorarsene. L’attesa per l’album è stata finalmente placata e l’ascolto delle altre canzoni inedite non ha fatto altro che aumentare il mio piacere nell’usufruirne, cantandomele a squarciagola praticamente tutte già dal secondo ascolto. La sensualità racchiusa in ‘Blame It On Love’ vi conquisterà, come la carica di adrenalina ‘Fast Lane’ vi farà battere il piede. ‘Freak’, ‘Ghost’ e ‘Home’ hanno un intro più tranquillo ma poi anch’esse deflagrano buttandovi in faccia una massiccia dose di melodia. Questo sembra il trademark di Jakob, intro, cambio di tonalità con accelerata, rallentamento e ritorno ad un chorus da urlare a pieni polmoni. Trademark assolutamente vincente.   Mi rimane da descrivervi la ballad: ‘One Last Time’ un brano la cui atmosfera fa davvero pensare ad un addio. Il testo parla proprio di questo, un addio, una riflessione a ciò che è stato e del quale dobbiamo essere grati. Le cose cambiano, dobbiamo proteggere ciò che amiamo. Facile pensare a qualche ex durante l’esecuzione e nel momento dell’acuto finale, cantare/urlare insieme a Jakob come per liberarsi da quello che è stato per proseguire nel cammino più leggeri. Siamo di fronte ad un album nel quale sono contenute dieci canzoni (undici nella versione giapponese con l’aggiunta di ‘This Too Shall Pass’) una più bella dell’altra che faranno la gioia di chi ha amato i The Poodles. Welcome back  home Jakob

 

 

Tracklist

1 Every Minute Every Hour
2 Stand By You
3 One Last Time
4 Hey Brother
5 Fast Lane
6 End Of Days
7 Blame It On Love
8 Freak
9 Ghost
10 Home
11 This Too Shall Pass (Japanese bonus track)

Lineup

Jakob Samuel: vocals
Thomas Blindberg: bass
Mats Valentin: guitar
Samuel Waermo: keyboards & programming
Carl Utbult: piano & strings
Dino Medanhodzic: bass, guitars, keyboards & programming
Johan Franzon: drums
Albin Grahn: brass
Andreas ‘Habo’ Johansson: drums