Degrees of Truth – Alchemists

Il 31/07/2023, di .

Gruppo: Degrees of Truth

Titolo Album: Alchemists

Genere: ,

Durata: 44 min.

Etichetta: Scarlet Records

74

Anche se sempre più spesso si tende a considerare la scena prog metal sinfonica soprattutto in base ai primi nomi che l’hanno definita (Epica su tutti, ma anche Xandria, Delain, Visions of Atlantis, etc) non si può non notare un buon proliferare di dotate band italiane di genere, spesso capitanate da una ragazza dalle buone capacità tecniche e dall’interessante spettro vocale. Frozen Crown, Reasons Behind, Mindahead,  Souls of Diotima e ovviamente Degrees of Truth sono tutti buoni esempi delle seconde linee che contribuiscono però a rendere grande un genere che – come detto sopra – sta tutt’altro che stagnando.

Ma protagonisti di questo articolo sono proprio i Degrees of Truth, band nostrana adesso capitanata dalla brava Claudia Beltrame, che si riaffacciano sul mercato con il loro terzo album, ‘Alchemists’. Album che non facciamo troppa fatica a definire come il più maturo e vario della loro carriera, con influenze elettronici e a volte quasi pop a condire la consueta base sympho/progressive, allontanando definitivamente gli spettri di eccessivi similitudini su After Forever, Nightwish e altre band. Il prodotto – sebbene in alcuni punti ancora perfettibile – si presenta infatti sia frizzante e piacevole, ma più importante ancora privo dell’aria di stanchezza e già sentito che spesso aleggia su produzioni di questo tipo. Ed è una freschezza, un innovazione, quella che i Degrees Of Truth cercano che non sembra deriva dal forte impatto visivo che una Ely Rox fornisce ai video dei suoi Reason Behind o dal pentagramma ampio di un Federico Mondelli dei Frozen Crown; piuttosto, la strada per un maggiore personalità in questo ‘Alchemists’ passa da uno studio preciso e raffinato dell’arrangiamento e da una cura estrema delle linee vocali, tutte volte a valorizzare la importante tavolozza vocale della Beltrame, davvero brava in tutti i frangenti cui è chiamata ad esibirsi, dal cantato lirico a un più diretta stile rock.  Diverse sono le canzoni belle e degne di nota: sicuramente possiamo citare ‘Tiny Box of Horrors’, che ci ricorda i grandi nomi del genere senza copiarli; ‘Misconnection’, intimista e riflessiva e infine ‘Thread Of Life’ più appoggiata al versante progressive della produzione della band. Ospiti di rilievo (c’è Henshall degli Haken su ‘Bound to Ride’), momenti più barocchi (‘Flightmare’) e strumenti anche inattesi (troviamo pure un ukulele suonato da Daniele Brianza) condiscono il piatto di un disco interessante e ben fatto, che ben figura tra tutti quelli usciti quest’anno.

Nonostante la capacità che ha questo genere di dividere l’audience e attirare critiche di scarsa originalità, non si può non riconoscere ai Degrees di avere lavorato nel modo corretto per creare un disco interessante, maturo e dotato anche di un comparto lirico interessante, riguardante le sfere dell’arte, della musica e del vissuto quotidiano. Non possiamo che consigliarvelo, per aggiungere un nome valido a un genere che – come già detto – tende a volte a fossilizzarsi un po’ sui nomi conosciuti rendendo difficile emergere agli altri.

Tracklist

01. Imperfect Concoction
02. Godless Symphony
03. Over The Tide
04. Flightmare
05. Wreckage Of A Lifetime
06. Misconnection
07. Tiny Box Of Horrors
08. Thread Of Life
09. Bound To Rise
10. Alchemists

Lineup

Luca Ravezzani: drums
Gianluca Parnisari: keyboards
Daniele Brianza: guitars
Lorenzo Corsalini: guitars , bass
Claudia Beltrame: vocals