KISS – I quarant’anni di ’Creatures of the Night‘

Il 28/10/2022, di .

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KISS – I quarant’anni di ’Creatures of the Night‘

28 Ottobre 1982.
40 anni compiuti dalle ‘Creature della notte’, o meglio ‘di transizione’: molto più opportuno, questo ultimo termine, per descrivere i KISS, una delle band più famose di sempre, in questa fase della loro carriera.
E ‘Creatures Of The Night’ rappresenta quell’album di passaggio fra il conosciuto e lo sconosciuto, fra il sentito e risentito ed il nuovo, fra il tradizionale e l’azzardato…fra ciò che era e che ha avuto modo di farsi conoscere e ciò che sta per divenire…
O meglio, forse rappresenta un tentativo di riscatto (chiedo venia ai fan della band) dal vagamente fallimentare ‘The Elder’ che, diciamocelo senza tanti giri di parole, è un lavoro che non ha riscosso il successo desiderato nel suo anonimato.
Ma torniamo a noi.
‘Creatures Of The Night’ è il decimo album della band di New York, partiti a registrare in 3 (ricordiamo l’abbandono di Ace Frehley per divergenze musicali e personali con il resto dei componenti): tanti, difatti, sono i chitarristi che hanno contribuito alla stesura delle canzoni rimpiazzando il suo ruolo, portando alla realizzazione di un’opera che è quanto di più vario ci possa essere.
Ace, attirato dalla carriera solista, si rifiutò addirittura di presentarsi alle prove: Gene e Paul, in quello che era uno dei momenti più difficili della loro carriera, si videro costretti a mandar giù il rospo, a porre il suo bel faccino in copertina realizzando il classico quartetto in primo piano e a mantenere una linea più diplomatica possibile a livello di rapporti professionali.
Il periodo che va dalla fine degli anni Settanta al 1982 è difatti il periodo di declino dei KISS: qualsiasi mossa azzardata avrebbe potuto porre fine alla storia di una delle band che ci aveva più creduto, che aveva più lottato e che si era sempre rialzata, nonostante tutto e nonostante tutti.
Presentare un nuovo componente o comunicare ai fan senza tante anticipazioni la disfatta con Ace non sarebbe stata la migliore delle azioni, in termini commerciali, per presentare l’album.
E non è finita qui.
Ci si mette pure di mezzo un cambio di manager: i KISS sono ufficialmente senza guida in balia di una bufera.
Ma ci vuole ben altro per buttare a terra due personaggi, che ne hanno vissute di cotte e di crude, come Gene e Paul.
E quindi, rieccoci qua: 9 canzoni, una quarantina liscia di minuti, che vengono accolti da subito in maniera poco entusiasmante ma che, come uno dei migliori e più curati Van Gogh di sempre, vedranno riconosciuto il proprio, obiettivo, grande valore, decenni dopo.
Quali sono le motivazioni dunque che stanno dietro a questo immediato, grande, flop?
La confusione.
Nonostante la determinazione, la cura per i dettagli e la minuziosa precisione, si vedeva chiaro e tondo che questo album aveva un unico grande difetto: la mancanza di coesione.
La disgregazione.
La sconnessione.
La mancanza di unità.
“‘Creatures Of The Night’ fu una riaffermazione di noi stessi. Cercammo di rimetterci in carreggiata dopo aver perso la strada per un certo tempo.“, affermarono i due leader: tutto questo forse non fece altro che stimolare la curiosità dei fedelissimi fan e la speranza, in futuro, verso qualcosa di stupefacente.
Un commento personale in merito?
Io credo che questo album, nella sua sfortuna, sia davvero ben concepito.
Ogni track risulta diversa, ben ideata, intima: dalla stessa ‘Creatures Of The Night’ alla simpatica ‘I Love It Loud’ (consiglio la visione del video su youtube, in quella luce soffusa per cui sono tanto famose le clip degli anni Ottanta) a ‘I Still Love You’ con i suoi lenti arpeggi e la voce malinconica.
Un messaggio, forse, quello lanciato dalla band con questo album: “rimaneteci fedeli, ne vedrete delle belle.”
E così, come la storia narra, si avvererà.
Ma voi, che ne pensate dei KISS e di tutta la loro storia?

Hammer Fact:
-L’edizione dei 40 anni di ‘Creatures Of The Night’ sarà disponibile anche in un cofanetto super deluxe ricco di memorabili “chicche” per i fan della band. Tra i contenuti troveremo:un libro fotografico di 80 pagine con copertina rigida, una replica del press kit dell’epoca con la biografia della band, 4 poster, varie foto ufficiali, una replica del pass backstage e di un biglietto dello show di Rio de Janeiro e 4 card gioco dell’epoca di ‘Killers’, la replica del programma per il tour del 1982, quattro illustrazioni di Chris Hoffman che ritraggono Gene, Paul, Eric e Vinnie, il giornale Gotham Rock City News con il track by track raccontato dalla band e da tutti i collaboratori che hanno partecipato alle registrazioni, 4 plettri che si illuminano al buio, 1 toppa,4 spillette…insomma, la band non si è sprecata nemmeno questa volta. Ah scusate, volevate una data per saperne l’uscita? Cerchiate pure con un pennarello il 18 di novembre sul vostro calendario.
-I KISS sono la band ad aver vinto più dischi d’oro in tutta la storia della musica: il nostro ‘Creatures Of The Night’ è uno fra questi lavori ad aver portato la band a tale riconoscimento.
-Bill Aucoin, manager fino ad allora della band, venne licenziato con quest’album: non so se ve lo ricordate ma fu lo stesso manager insieme a Paul Stanley ad evitare che Simmons mettesse sotto contratto gli esordienti Van Halen per cercare di mantenere l’attenzione focalizzata sul progetto della band. Questo, e molto altro, all’interno della biografia su Eddie Van Halen.
-Quel vuoto da rimpiazzare lasciato da Ace faceva gola a tanti: 80 furono i chitarristi che presentarono la propria candidatura. Fra questi c’era ovviamente Eddie Van Halen e Richie Sambora.

Line-Up
Gene Simmons – basso, voce principale, voce secondaria, chitarra ritmica
Paul Stanley – chitarra ritmica, voce principale, voce secondaria
Ace Frehley – chitarra solista (accreditato, ma non presente nelle registrazioni dell’album)
Eric Carr – batteria, basso, voce secondaria

Tracklist:
01.Creatures Of The Night
02.Saint And Sinner
03.Keep Me Comin’
04.Rock And Roll Hell
05.Danger
06.I Love It Loud
07.I Still Love You
08.Killer
09.War Machine

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