Luponero – Luponero
Il 12/06/2025, di Alessandro Ebuli.
Titolo Album: Luponero
Genere: Alternative Rock, Elettronica, Hard Rock, Rock, Stoner Rock/Metal
Durata: 36 min.
Etichetta: Icons Creating Evil Art
Ci sono dischi che al primo ascolto fanno storcere il naso e se ho imparato una cosa in tanti anni di ascolti di centinaia se non addirittura migliaia di album è che non ci si deve mai fermare alla prima impressione, questa è una regola fondamentale. E in questo caso la regola è confermata dall’omonimo album dei finlandesi Luponero, che in dieci brani condensano il meglio del Rock contemporaneo, del Groove dell’Alternative, con virate allo Stoner/Desert Rock e persino qualche puntata sull’elettronica figlia del revival Goth degli anni novanta tanto caro ai The 69 Eyes. A tal proposito si prenda la strepitosa ‘Killimg Time’ che mescola quelle influenze Goth al Rock degli eightes con un’elettronica futuristica; anche l’opener ‘Everything Nothing’ risente di quelle influenze ma infarcite dello Stoner dei primi novanta (Kyuss, of course), mentre ‘Bipolaroids’ rimanda ai Queens Of The Stone Age con un refrain danzereccio alla The Hives. ‘Running On Empty’ è un mid-tempo Dark/Goth uscita direttamente dagli anni ottanta e qui siamo nei dintorni dei Sisters Of Mercy e successivi The Mission, con un’interpretazione vocale alla Chris Isaak. Eresia? Niente affatto, ascoltate il brano e riflettete sull’importanza che quelle band e quel sound ha dato alle successive generazioni. ‘Helsinki Intersection Midfuck’ ricorda i Turbonegro ma in versione ancora più acida e nervosa; ‘Sapiens’ e ‘Pickup Artist’ sono due up-tempos Rock’nRoll da ascoltare in auto a tutta velocità su una highway americana, ‘Angelo’ vira al Post Rock sperimentale e si presenta sottoforma di uno slow-tempo delicato e affascinante, mentre ‘Burden’ è una ballata cantautorale che ricorda un po’ troppo il Bon Jovi più annacquato e questo è il brano più debole del disco, la cui chiusura viene affidata a ‘The End’, dal sapore del Classic Rock americano, figlia diretta di John Mellencamp Tom Petty. Ora, alla luce delle disparate influenze che questi brani mettono in mostra si potrebbe pensare a un calderone denso di tutto, forse di troppo, eppure nella sua eterogeneità questo ‘Luponero’ trova il suo punto di forza. Non un disco per tutti, certamente non adatto a palati avvezzi a Thrash, Death o Black, ma sicuramente destinato a chi ama la musica a tutto tondo, partendo dal Rock’n Roll più melodico fino a spunti apparentemente lontani come le toccate e fuga nel mondo della Dark e del Goth. Non fermatevi al primo ascolto, date tempo a ‘Luponero’ di crescere nel tempo e non ve ne pentirete. Gran disco!
Tracklist
01. Everything Nothing
02. Bipolaroids
03. Killing Time
04. Running On Empty
05. Helsinki Intersection Midfuck
06. Sapiens
07. Angelo
08. Pickup Artist
09. Burden
10. The End
Lineup
Marco Luponero: Vocals, bass
Jim Heikkinen: Guitar
Simon Grundvall: Drums