Fight – K5- The War Of Words Demos

Il 21/09/2007, di .

Gruppo: Fight

Titolo Album: K5- The War Of Words Demos

Genere:

Durata: 75 min.

Etichetta: Metal God Entertainment

Distributore: Soulfood

74

Pare averci preso gusto il vecchio Rob, sempre più calato negli ingombranti panni del label manager, al comando della sua Metal God Entertainment. Dopo aver pubblicato una ricca raccolta dei suoi più celebri successi solisti, il “Metal God” va infatti a riesumare nientemeno che la sua prima fatica “post-Judas”, ovvero quel ‘War Of Words’ inciso con i suoi Fight qualche mese dopo la sua dipartita dalla band madre. Un disco che mostra in modo chiaro e lampante le ragioni della rottura tra la “sirena britannica” ed i “Preti di Giuda”; la visione della musica di Mr. Halford all’alba degli anni Novanta, infatti, era quantomai distante da quella dei suoi prossimi ex compagni di battaglia. Se da un lato K.k Downing e soci verosimilmente premevano affinchè l’aura di “signori incontrastati dell’heavy metal” appena riconquistata con il capolavoro ‘Painkiller’ continuasse a rimanere intatta, dall’altra Rob Halford scalpitava per seguire strade nuove, avvertiva il cambiamento della scena musicale attorno a sè e, da interessato fruitore di tutto ciò che è musicalmente nuovo e moderno, premeva per dare una sana rinfrescata al sound dei Judas. Un divario di idee incolmabile che porterà il singer a percorrere strade nuove e lasciare la band al proprio destino. Strade nuove, si diceva, che qualche anno più tardi lo porteranno al cospetto di Trent Reznor cercando di seguire con il progetto Two quanto di buono stavano raccogliendo i Nine Inch Nails ma che, immediatamente dopo lo split con i Pirest, lo portano a dare vita ad un nuovo gruppo, con i giovani Brian Tilse e Russ Parrish alle chitarre, Jay Jay al basso ed il fido Scott Travis alla batteria. I Fight, questo il nome della nuova band di Halford, esordiscono discograficamente nel 1993 con questo ‘War Of Words’, lavoro accolto decisamente bene al tempo della sua pubblicazione nonostante una direzione stilistica alquanto spiazzante. Se rimandi ai Judas Priest ritornavano nei dilanianti vocalizzi del Metal God, il muro sonoro sul quale si inerpicavano si presentava decisamente aspro e moderno, in alcuni frangenti fortemente debitore a quel sound all’epoca portato al successo dagli incontenibili Pantera. Un sound costruito su chitarre granitiche, quindi, su una robusta base ritmica e su atmosfere oscure ed a tratti claustrofobiche, una condizione ideale per scolpire piccole perle come ‘Into The Pit’, ‘Nailed To The Gun’ ed ‘Immortal Sin’, i veri highlight dell’album. Un album che oggi viene rispolverato per volere dello stesso Halford, in una forma però riveduta ed arricchita da ben cinque brani inediti e da alcune demo version, frutto di una lunghissima attività compositiva intrapresa da Rob a cavallo tra il 1991 e il 1992. Unreleased tracks non impedibili ma in possesso di un che di interessante, come nel caso della malefica ‘Now You Die’, della potente ‘Dead Men Talk’, della moderna ‘Forbidden’ e della sperimentale ‘Beast Denies’ con tanto di inserti acustici, mentre assolutamente trascurabile è la monotona ‘Down’. Nel complesso una piacevole riscoperta che conferma come già nei primi anni Novanta il Metal God riuscisse ad essere stilisticamente avanti, sfornando un album che ancora oggi suona incredibilmente attuale.

Tracklist

01.Into the Pit
02.Nailed to the Gun
03.Now You Die
04.Life in Black
05.Kill It
06.Contortion
07.Forbidden
08.War of Words
09.Psycho Suicide
10.Down
11.Vicious
12.Beast Denies
13.Laid to Rest
14.Jesus Saves
15.Dead Men Talk
16.For All Eternity
17.Solar Angels

Lineup

Rob Halford: vocals
Brian Tilse: uitars
Russ Parrish: guitars
Jay Jay: bass
Scott Travis: drums