British Lion – The Burning

Il 23/01/2020, di .

Gruppo: British Lion

Titolo Album: The Burning

Genere:

Durata: 60:00 min.

Etichetta: Parlophone

Distributore: Warner Bros

62

Facciamo uno sforzo. Accostiamoci a questo disco come se fosse quello della classica band al debutto o, nella migliore delle ipotesi, arrivati alla seconda release e credendo al tempo stesso di trovarci di fronte ad una realtà dove vi suonano musicisti semi-sconosciuti. Come se il nome ingombrante di Steve Harris e la sua presenza in questo progetto non fosse presente. Ora prendete il cd o il vinile e provate ad ascoltare queste tracce con il giusto distacco senza pensare a chi sia il musicista che si ‘diletta’ con il basso, forse questo può aiutarvi a trovare un giudizio equilibrato sulle undici tracce qui presenti. Certo è che se ci si ferma al nome altisonante di Harris potremmo andare incontro a cocenti dispiaceri perchè il più delle volte il risultato finale non è quello che ci si sarebbe potuto immaginare leggendo il nome di questo o quel musicista, anzi il più delle volte sembrano mere e proprie comparse che non fanno fare quel guizzo finale che renderebbe i brani imperdibili e degni della nostra attenzione. I British Lion non fanno eccezione, il blasone di Harris, qui impegnato nella doppia veste di musicista e produttore, accende inevitabilmente sul quintetto i riflettori del grande pubblico arrivati al secondo album dopo il debutto targato 2012. Come già avvenuto nel precedente, il suono che esce dagli speaker ancora una volta è improntato verso un classico e ruvido hard rock di stampo settantiano nel quale riecheggia lo spettro degli UFO così come invitabilmente a sprazzi risuonano in lontananza reminescenze maideniane senza mai rubare la scena alla band stessa. Ci sono idee genuine, il sound è melodico ma energico quanto basta pur mantenendo una struttura musicale classica e senza fronzoli, semplice e diretta. Le note dolenti cominciano fin dalle prime battute a causa della voce di Richard Taylor, sempre troppo al limite, monocorde, carente come estensione vocale e priva di quel mordente necessario a far decollare le canzoni. Insomma, dopo qualche ripetuto ascolto la sua timbrica e la sua prestazione è veramente frustrante, onestamente stupisce come un musicista come Harris possa ‘accontentarsi’ di un cantante che, con tutto il rispetto possibile, potrebbe andar bene in qualche cover band sparse a milioni sul pianeta Terra. Musicalmente i brani sono un pò troppo prolissi, si rischia così di far cadere quella giusta tensione che inevitabilmente si ripercuote sul calo di attenzione nell’ascolto e che troppo spesso ci vede più attenti all’orologio piuttosto che ai brani stessi. Menzione particolare per canzoni come ‘Spit Fire’, ‘Lightning’, ‘Elysium’ e ‘Father Lucifer’, onestamente un pò troppo poco. Insomma, ‘The Burning’ è un album che mostra una vera band, coesa al punto giusto ma denota alcune evidenti lacune che rendono il disco nel suo complesso non certo memorabile. Cosa ne sarebbe della band se sapeste che non ci fosse un musicista ed autentica icona del metal come Steve Harris?

Tracklist

01. City Of Fallen Angels
02. The Burning
03. Father Lucifer
04. Elysium
05. Lightning
06. Last Chance
07. Legend
08. Spit Fire
09. Land Of The Perfect People
10. Bible Black
11. Native Son

Lineup

Steve Harris; bass/key
Richard Taylor; vocal
David Hawkins; guitar
Grahame Leslie; guitar
Simon Dawson; drum