MyGrain – V

Il 14/10/2020, di .

Gruppo: MyGrain

Titolo Album: V

Genere: , , ,

Durata: 62 min.

Etichetta: Reaper Entertainment

68

I MyGrain sono attivi dal 2004 e nella loro quasi ventennale carriera hanno pubblicato cinque album ed un EP risalente a due anni fa, che sanciva un ritorno dopo la rottura del 2015 causata da problemi con l’etichetta per la pubblicazione dell’allora ultimo album ‘Planetary Breating’. Oggi i finlandesi tornano in pista con il nuovo ‘V’, un concentrato di varie sonorità che se da un lato può fare felici gli appassionati di Death/Prog Metal, dall’altro potrebbe trovare non pochi detrattori meno avvezzi a commistioni sonore tra diversi generi. Propongono infatti un Melodic Death Metal nel quale trovano spazio accelerazioni improvvise e inserti elettronici vicini al Prog, con uno stile vocale troppo spesso più in linea con le produzioni Metalcore, a tratti vicine al Groove Metal di certi ‘Lamb Of God’, per intenderci, piuttosto che con quelle del Death Metal più classico. Ciò non è affatto un limite, anzi, i ‘MyGrain’ sanno il fatto loro e colpiscono duro con una serie di brani potenti che non passano certo inosservati. Pezzi più veloci come ‘The Nightmare’, ‘The Way Of The Flesh’ e ‘Stars Fading Black’, oppure ‘Out Of This Life’ e  ‘Summoned Duality’, nelle quali si inseriscono chiari elementi prog, le strepitose ‘Haunted Hearts’ e ‘Fathomless Freefall’ che si avvicinano agli ‘In Flames’ di ‘Clayman’ e ‘Soundtrack Of Your Escape’, sono composizioni che si lasciano ascoltare con piacere nonostante non vi sia traccia di particolari innovazioni. Mi domando quanto abbia ancora senso tentare di trovare una collocazione di genere alle band, oggi più che in passato non può che essere di sola utilità per definirne soltanto a grandi linee il settore di appartenenza. Infatti nella seconda parte di questo ‘V’ è preponderante la matrice progressive – Dream Theater e Symphony X i riferimenti più immediati in ‘The Calling’ (ma un po’ in tutta la release) -, sempre con un buon carattere Death di fondo, se pure melodico. In ‘Game Of Gods’ emergono nuovamente tracce di Metalcore questa volta in chiave ‘Trivium’, che se da un lato si lasciano apprezzare per valide aperture melodiche e un buon riffing nella parte centrale, è pur vero che si inizia a divagare verso territori non troppo legati al Death Metal e ciò penalizza la piena riuscita di un album che a causa della troppa carne al fuoco perde la propria compattezza. Per alcuni sarà un pregio, per altri un difetto, ma è bene tenere a mente che pur non trovando elementi particolarmente innovativi tra le canzoni proposte alcune spiccano rispetto ad altre per la costruzione e le parti ritmiche. La conclusiva ‘Waves Of Doom’ addirittura si presenta nella veste di una suite di oltre tredici minuti di durata, inizia con un arpeggio arioso ed evocativo per poi esplodere in tutta la propria potenza ancora nel Metalcore – ‘Trivium’, ‘Bleedeing Through’, ‘Caliban’ quale riferimento principale – tutte band provenienti da quel calderone americano di fine/inizio millennio che ha perso un po’ di smalto negli ultimi anni. Sfiora il Prog nella parte centrale, ma torna alle ritmiche veloci citate in precedenza fino ad una chiusura inaspettata di tastiere, un tappeto sonoro del quale avremmo fatto anche a meno. Una conclusione meno ruffiana avrebbe certamente fatto più piacere, ma tant’è.

I Mygrain fanno un po’ troppa confusione e nel tentativo di strafare non si accorgono di mischiare troppi elementi in un unico calderone sonoro. Mai come in questo caso vale la regola del less is more, alla luce delle evidenti capacità tecniche e compositive del gruppo. Quello che più di tutto irrita è la volontà di autoinserirsi in un genere preciso – il Death Metal – e dopo appena tre pezzi virare clamorosamente verso lidi distanti da esso per non trovarvi più in seguito alcun legame diretto. ‘V’ è un album che si lascia ascoltare, ma le troppe influenze presenti alla lunga stancano. Speriamo si tratti di una ripartenza per i finlandesi, perché possono fare certamente meglio di così.

Tracklist

01. The Nightmare
02. Out Of This Life
03. Summoned Duality
04. The Way Of The Flesh
05. Haunted Hearts
06. The Calling
07. Game Of Gods
08. Stars Fading Black
09. Fathomless Freefall
10. Waves Of Doom

Lineup

Tommy Tuovinen: vocals
Joni Lahdenkauppi: guitars
Teemu Ylämäki: guitars
Jonas: bass
DJ Locomotive: drums
Eve Kojo: keyboards