Hauntologist – Hollow

Il 02/04/2024, di .

Gruppo: Hauntologist

Titolo Album: Hollow

Genere:

Durata: 44:15 min.

Etichetta: No Solace

75

Difficile approcciare il progetto Hauntologist senza chiamare in causa la band di appartenenza dei membri del gruppo, vale a dire Darkside (batteria) e The Fall (voce, chitarre, basso, tastiere) rispettivamente drummer e session guitarist degli acclamati blacksters polacchi Mgla. Con questi ultimi, oltre all’egida No Solace, condividono in primis il songwriting impregnato di sfumature drammatiche ai confini col blackgaze. Il tema acustico dell’opener ‘Ozymandian’ è subito travolto dal blast di Darkside che si riversa sul tappeto sonoro come un treno ad alta velocità lanciato giù in un precipizio. La ritmica incede con grazia marziale nella marcia scandita dalle accelerazioni disperate del chorus in cui riemergono con prepotenza reminiscenze da ‘Excercises in Futility’ e ‘Age of Excuse’ non solo nel riffing ma anche nelle urla di The Fall che qui richiamano da vicino lo screaming di Zentala. Il mid tempo ‘Golem’ è un viaggio ad occhi bendati in vecchio teatro infestato. Dopo la strumentale ‘Waves of Concrete’ la marea nera torna a chiudersi sopra le nostre bocche senza respiro con ‘Deathdreamer’ i cui riff spigolosi attraversano le carni come uno tsunami di pezzi di vetro. La title-track ‘Hollow’ si distacca dal background black in favore di eterei lidi darkwave corredate da clean vocals, ma si torna a strisciare tra i rovi con ‘Autotomy’. Lo stile vocale, per quanto il timbro tradisca la parentela musicale coi concittadini Mgla, spazia dallo screaming al growl, passando per il pulito come in ‘Gardermoer’ che riprende le sonorità atmosferiche, sempre più rarefatte, prima della conclusiva strumentale ‘Car Krukow’. Di sicuro ‘Hollow” è un tour spettrale tra carcasse di cemento dove vivi e morti si confondono nella condizione di ombre viventi. I testi sono intessuti di tematiche care alla scena polacca (leggi Furia e Odium Humani Generis) dove il nichilismo di fondo trasuda nel sound quanto nell’estetica. Per quanto l’ascolto mi abbia regalato momenti di assoluta estasi devo ammettere che il giudizio finale resta inquinato dall’impressione di avere a che fare con i cloni della band d’origine, salvo nei momenti più sperimentali (‘Hollow’ e ‘Gardermoer’) al punto da immaginare che, in un mondo ideale in cui i Mgla fanno un disco ogni due anni anziché quattro, gli Hauntologist ci sarebbero apparsi come un dono dell’inferno solo a metà.

Tracklist

1. Ozymandian

2. Golem

3. Waves of Concrete

4. Deathdreamer

5. Hollow

6. Autotomy

7. Gardermoen

8. Car Kruków

Lineup

Darkside (batteria)

The Fall (voce, chitarre, basso, tastiere)