Isola Rock 18^ Edizione @ Palariso, Isola Della Scala (VR), 10 Maggio 2025
Il 30/05/2025, di Debora Zuccarelli.

Il festival veronese Isola Rock diventa maggiorenne e festeggia con una quattro giorni di rock e metal al Palariso di Isola Della Scala.
Nei giorni 8, 9, 10 e 11 maggio si è svolto uno dei festival italiani più attesi degli ultimi anni, che ha visto alternarsi sul palco numerose band, abbracciando un ampio raggio di generi musicali.
Sabato 10 arriviamo al Palariso in ritardo per problemi logistici e To The Max ed Aasar avevano già suonato, la location è ampia ed accogliente, tutto è disposto alla perfezione e riusciamo subito ad orientarci nelle diverse aree food, merchandise, mercatino e palco.
Panini veg e non, birre artigianali, biscotti, gelato: non manca niente! Il festival sembra organizzato per soddisfare le esigenze di tutti, grandi e piccini; vediamo infatti un gran numero di giovanissimi futuri metallari, al seguito dei genitori, il che non può far altro che scaldarci il cuore. Sul fondo, rispetto all’entrata, troviamo infine un grande palco, con luci per le quali noi fotografi ringraziamo sentitamente! Il suono è ottimo in qualsiasi punto del Palariso. In questa giornata i gruppi sono molti, è quindi importante ottimizzare ogni secondo, ed i tecnici di Isola Rock sembrano essere usciti dai box della F1, con cambi palco che durano giusto il tempo di due chiacchiere ed una birra veloce prima di correre di nuovo in transenna.
Intorno alle 20:00 la prima band che riusciamo a vedere sono i Beriedir, quintetto bergamasco dai suoni moderni e prog che sfociano nel melodico. La presenza scenica del cantante Stefano Nusperli si fa subito notare, anche grazie ad un abito di scena che non passa inosservato e richiama alla mente mondi fantasy.
La setlist è varia e spazia tra brani vecchi e nuovi del loro repertorio, tra cui una cover di ‘Bloody Mary’ di Lady Gaga che, da grande fan della diva, attira particolarmente la mia attenzione.
Dopo un veloce cambio palco alle 20:45 è la volta degli Hell In The Club, con Tezzi Persson al comando che ha ormai conquistato a pieno titolo il ruolo della frontwoman, dopo l’abbandono di Dave, e per l’occasione la sentiamo cimentarsi in un piccolo monologo in italiano, che ci rivela qualche piccante news sul nuovo album che la vedrà per la prima volta protagonista con la band.
La scaletta tocca tutti i punti di forza del gruppo passando da un disco all’altro, con pezzi come ‘We Are On Fire’ e ‘Kamikaze’ senza stop, arrivando poi a ‘Shadow Of The Monster’, dove con grande sorpresa per i fans fa il suo ingresso on stage anche Dave, che emoziona il pubblico duettando con Tezzi e tornando a conquistare il palco con i suoi compagni di avventura per quei pochi minuti.
Le sorprese però non sono finite qui: sentiamo infatti, per la prima volta ed in anteprima per il pubblico di Isola Rock, il nuovo brano ‘Magnetars’ che sarà contenuto nel disco di prossima uscita.
I ragazzi degli HITC ci salutano con ‘The Kid’ ed abbandonano il palco dopo la consueta foto di rito.
Setlist:
Proud
We Are On Fire
Sidonie
Kamikaze
Rock Down This Place
Shadow Of The Monster (feat. Dave)
Magnetars
Carolina Reaper
Devil On My Shoulder
The Kid
Gli Skanners fanno il loro ingresso alle 21:50 con ‘Welcome To Hell’ e la presenza scenica ed energia travolgente del frontman Claudio Pisoni sono sufficienti a far partire cori già dal primo ritornello.
I cinque hanno il controllo e la piena attenzione di tutto il Palariso, grazie ad una padronanza della scena che non ha eguali ed al loro heavy metal vecchia scuola che non delude mai, coinvolge pienamente il pubblico tra fans storici e quelli che lo sono appena diventati. Lo show avanza ed Isola Rock è infuocato: corna al cielo, canti a squarciagola e pogo è quello che vediamo tra le prime file, risultato di una scaletta pensata per scatenare le folle con ‘We Rock The Nation’ e ‘Metal Party’.
L’energia sprigionata dalla band è irresistibile, il coinvolgimento è massimo: battiti di mani e ritornelli cantati a pieni polmoni risuonano in tutta la location.
La setlist va avanti con ‘Blood In My Eyes’ e conclude lo spettacolo ‘Fight Back’. Sono le 22:50 quando la band, dopo il meritato plauso, lascia spazio agli headliner della serata.
Setlist:
Welcome to Hell
We Rock the Nation
Metal Party
Starlight
Factory of Steel
Pictures of War
Turn It Louder Now
Blood in My Eyes
Hard and Pure
Fight Back
Alle 23:20 le luci si spengono e nell’aria aleggia un velo di magia sulle note dell’intro degli Elvenking, headliner della serata. Uno per volta si fanno strada alle loro postazioni, tra le urla dei fans che li acclamano con impazienza dato che, come ci diranno più avanti, questo è una sorta di release party per il loro ultimo lavoro ‘Reader Of The Runes – Luna’, uscito da circa un mese, i quali brani sono infatti molto presenti nella scaletta che ci attende.
Damna coinvolge da subito il pubblico il quale innalzando corna e boati accoglie ‘Throes Of Atonement’, primo singolo tratto dal terzo capitolo del concept. Jakob ed Headmatt sulla destra, Lethien ed Aydan sulla sinistra: senza preamboli attacca ‘The Hanging Tree’, dove Symhon ci fa tremare la terra sotto i piedi, seguita da ‘Pagan Revolution’ e ‘Silverseal’. Isola Rock è in visibilio, i fans sono carichissimi e la band attinge ancora dal nuovo lavoro con ‘Gone Epoch’, per passare poi ad un classico: ‘Moonbeam Stone Circle’, brano che ha segnato in qualche modo la storia del gruppo che pur sperimentando, negli anni, è riuscito a mantenere sempre una propria inconfondibile identità. ‘Luna’ è un altro successo col quale ci facciamo strada in questa setlist, destinato a diventare un “mai più senza” dei loro live, e lo si capisce dalla reazione delle Elvenlegions, e da come ne viene cantato il ritornello che riecheggia nelle nostre menti sin dal primo ascolto.
Contraddistinguersi nel mondo del metal non è facile, ma gli Elvenking ci riescono col loro sound ricco di temi antichi e misteriosi, degni di veri e propri riti pagani, una presenza scenica immersiva grazie a costumi e trucco, ed un frontman che sa tenere il palco in modo eccelso, rendendo emozionante ogni momento con il massimo coinvolgimento della propria fandome.
Lo show prosegue, ‘The Ghosting’ e ‘Bride Of Night’ vengono suonate in rapida successione e la platea è ormai un tutt uno con la voce di Damna, che ringrazia più volte lo splendido pubblico e sopratutto Isola Rock per l’occasione, tanto desiderata da tutti loro, di poter suonare a questo festival.
Il tempo stringe e stiamo arrivando alla conclusione, non possono quindi mancare ‘The Divided Heart’ ed ‘Elvenlegions’ a concludere, scatenando ulteriormente il Palariso, arrivato ormai al massimo dell’energia e dell’emozione che si respirano da entrambe le parti della transenna. La band sembra salutare e lascia lo stage, ma il pubblico non è ancora soddisfatto e richiama a gran voce i sei per un ultimo assaggio dei loro beniamini. Tornano così in scena per regalarci altre due chicche: ‘Heathen Divine’ e ‘Draugen’s Maelstrom’, per poi salutarci e lasciare il palco, dopo la foto assieme ai fans che renderà indelebile il ricordo di questa fantastica serata.
Setlist:
Perthro [Intro]
Throes of Atonement
The Hanging Tree
Pagan Revolution
Silverseal
Gone Epoch
Moonbeam Stone Circle
The Horned Ghost and the Sorcerer
Luna
The Ghosting
Bride of Night
On These Haunted Shores
Neverending Nights
The Divided Heart
Elvenlegions
Encore:
Heathen Divine
Draugen’s Maelstrom
She Lives at Dawn [Outro]