Born Again – Strike With Power

Il 02/06/2017, di .

Gruppo: Born Again

Titolo Album: Strike with Power

Genere:

Durata: 38 min.

Etichetta: Massacre Records

55

I pochi dati disseminati in rete faticano a restituirci un identikit ben definito per i Born Again. In realtà sappiamo che provengono dalla Francia e che la maggior parte dei membri (Thierry Marquez alla voce, Chriss alla chitarra e Christophe Pichot alla batteria) facevano parte del gruppo thrash metal, Broken Edge. Nella loro monografia social sono poi citate alla voce “muse per creativi”, band seminali quali Black Sabbath, Judas Priest e Thin Lizzy. In realtà da questo elenco ho omesso l’unico indizio che ci permette di dare un tratto definito ad una band esordiente. L’indizio mancante infatti coincide con una figura leggendaria e ingombrante quale quella di Lemmy Kilmister, voce storica e personaggio ormai iconico dei Motörhead. Ad un primo ascolto ‘Strike with Power’ sembra funzionare piuttosto bene, infatti la voce di Thierry è greve, magari di tanto scivola sull’accento francese, ma in qualche modo fa il verso a quella claustrofobica e adrenalica di Lemmy. La chitarra di Chriss spesso produce assoli e riff di buona fattura. Eppure ascoltando il loro primo disco diventano sempre più chiare le mancanze dei Born Again. Prendiamo un brano come ‘Deal with the Devil’ che apre con un riff pseudo cavernicolo a cui fa cassa di risonanza la voce nella sua asperità, riesce di certo a scorrere piacevole e però non basta. Manca quella profondità che in una band come i Motörhead è data dal basso che ti colpisce allo stomaco e da una feroca compositiva ed esecutiva che qui si esaurisce ben presto in emulazione. Questo discorso è valido per il resto delle tracce, ma in particolare è evidente nel momento in cui i Born Again coverizzano un classico dei Motorhead quale ‘No Class’ (tratta dall’album storico del 1979 intitolato “Overkill”) che però manca della forza dell’originale limitandosi a copiarne l’estetica. Altra cosa che rende meno efficace ‘Strike Power’ sono i testi. Laddove i Motörhead parlavano di guerra e donne, qui ci ritroviamo con la messa in scena della battaglia tra bene e male, la qual cosa è più vicina a band come Judas Priest o Black Sabbath (ed è anche vero che erano enumerati tra le muse social), ma nel contesto musicale del gruppo francese diluisce ulteriormente l’impatto complessivo delle tracce. L’esordio dei Born Again appare come un disco ben costruito, tuttavia una volta testato al crash test, si sgretola impietosamente, rivelandosi ai nostri occhi come una copia sbiadita dell’originale.

Tracklist

01. New Generation
02. Strike with Power
03. Preachers of the Night
04. Betrayal
05. We Feed the Fire
06. Angel in Black
07. Deal with the Devil
08. Wings of Hate
09. No Class
10. Dawn of the Gods

Lineup

Christoper: bass
Pich: drum
Chris: guitars
Thierry: vocals