Carnation – Cursed Mortality

Il 13/02/2024, di .

Gruppo: Carnation

Titolo Album: Cursed Mortality

Genere:

Durata: 35:15 min.

Etichetta: Season of Mist

70

Dal Belgio con furore i Carnation sono come una bestia arcaica ad una fiera di animali rari, che si agita entro il recinto del death classico senza mai avvicinarsi troppi ai territori confinanti del brutal o del core. La struttura dell’opener ‘Herald of Demise’ omaggia con velata riverenza ‘Left Hand Path’ degli Entombed con i soli che si intrecciano alle linee vocali di Simon Duson. La presenza massiva di arrangiamenti old school è l’elemento trasversale dell’intero full length in grado di stemperare in più punti l’approccio a momenti troppo focalizzato sull’effetto mandria di bisonti che ti pogano sopra le costole. Il growl di Duson è potente, primordiale, a tratti vicino al deathcore, al punto da ricordare Phil Bozeman dei Whitechapel. Rispetto ai due lavori precedenti nei singoli ‘Replicant’ e ‘Cursed Mortality’ gli innesti di clean vocals, per quanto possano suonare buttati un po’ a caso, eppure riescono a spezzare la trama fitta della sezione ritmica, sovraccaricata di stereoidi dalla produzione. Vedi le lezioni di brutalità impartite da ‘Dutroux’ e ‘Cycle of Suffering’. Autentiche cinghiate sui denti, benché abbia preferito brani più densi di guitarwork come ‘Maruta’ e ‘Metropolis’. L’unica pecca del lavoro è il sound engineering che, nella prospettiva di schiacciare gli ascoltatori, tende a versare una colata di cemento sulle sfumature del songwriting cercando di incastrare in una confezione moderna un materiale che invece guarda al passato, col risultato di far suonare le tracce più omogenee di quanto possano tradire gli ascolti successivi.

Tracklist

01.Herald of Demise

02.Maruta

03.Metropolis

04.Replicant

05.Dutroux

06.Submerged in Deafening Silence

07.Cycle of Suffering

08.Cursed Mortality

Lineup

Simon Duson: vocals

Yarne Heylen: bass

Bert Vervoort: guitars

Jonathan Verstrepen: guitars

Vincent Verstrepen: drums