The Library (11) – Confessioni Di Un Eretico

Il 13/02/2017, di .

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The Library (11) – Confessioni Di Un Eretico

Nergal è un personaggio. Sì, questo lo sappiamo tutti, specialmente noi fan dei Behemoth. Tuttavia, dopo aver terminato la lettura di ‘Confessioni Di Un Eretico’ (Tsunami edizioni, trad. di Stefania Renzetti), quest’idea si fa ancor più forte. Nergal è anche un sopravvissuto, come scrive Randall Blythe nella prefazione al libro. Nergal è pure un estroverso, un anticonformista, un bastiancontrario e altre mille cose che traspaiono da quest’opera. Un volume che, alla fine, risulta essere redatto a otto mani, ovvero quelle degli autori della stesura originale (‘Spowiedź heretyka. Sacrum profanum’) Krzysztof Azarewicz e Piotr Weltrowski, quelle di Mark Eglinton, colui che ha reso il testo ciò che abbiamo davanti, e le sue, quelle di Adam Nergal Darski, l’arringatore delle folle, lo sciupatore di Bibbie, il demonio, l’apostata e… il giudice di The Voice Polonia.

Cosa stupisce, in primo luogo, di ‘Confessioni Di Un Eretico’? Beh, facile a dirsi, la modalità di stesura. Quel botta e risposta che può subito sembrar strano, ma che a posteriori appare chiaro essere il tipo di struttura adatto per ciò che gli autori volevano ottenere. Sì, perché certe freddure di Nergal non sarebbero rimaste tali con un’opera scritta in maniera discorsiva. Si scorge, allo stesso modo, che nessuno, al di fuori degli amici di vecchia data Azarewicz e Weltrowski, avrebbe potuto rivolgere certe domande al leader dei Behemoth evitando una non-risposta o una presa per il culo (cosa che, a volte, è palese pure in questo libro). La costruzione a domanda/risposta rende, inoltre, la narrazione molto scorrevole, al punto che, tempo permettendo, potreste ingurgitarvi l’intero volume in una sola giornata.
Abbiamo voluto concentrarci da subito sulla struttura perché di “libri in formato intervista” ne sono usciti molti e in diversi campi, però ‘Confessioni Di Un Eretico’, una volta conclusa la lettura, è sembrato fra i più riusciti.

Detto questo, spostiamoci verso il contenuto. Qui, da dire, ce n’è a bizzeffe. Un’opera che non vuole dirsi una biografia, si dimostra tale, attraversando il ciclo dell’esistenza di Nergal fino al momento in cui hanno deciso di apporre l’ultimo punto al testo. Il volume racconta, e affronta, l’infanzia, l’incontro con la musica, lo scontro con la religione, le varie love-story (su tutte quella, abbastanza controversa, con la popstar polacca Dorotha Rabczewska), la battaglia con la malattia e l’apostasia. Lungo tutta la narrazione, Nergal non nasconde mai nulla del proprio carattere, è un libro aperto in libera consultazione per i suoi intervistatori, un uomo dall’ego smisurato che sa sempre argomentare le proprie scelte, che non ha paura di rivelarle al mondo (a costo di farsi un esercito di nemici, come in quel del Waverly Hills Sanatorium), un edonista puro, al punto da sembrare arrogante e, talvolta, fuorviante. Ma Adam, con quel nome biblico così bello, come affermato dallo stesso frontman all’inizio del primo capitolo, è questo, prendere o lasciare: un miscuglio di originalità, blasfemia e convinzione.

Se ‘Confessioni Di Un Eretico’ dovesse ricevere un voto, sarebbe senza dubbio un 100. Tuttavia, visto che non assegniamo un punteggio ai libri, possiamo dire che può starsene sullo stesso scaffale delle migliori opere inerenti ai grandi personaggi del rock e del metal, tra i volumi di Joel McIver, il ‘Dimebag’ di Zac Crain, ‘Alice Cooper’ di Dave Thompson e ‘Roger Waters’ di Giovanni Rossi.

Aspettate un momento, non può però finire così, ci sono troppe cose da dire. Vi rimandiamo quindi al prossimo articolo: Le 10 Confessioni di Nergal che ci hanno fatto ridere o riflettere.

DETTAGLI DEL VOLUME:
Titolo: Confessioni Di Un Eretico. Tra Sacro E Profano Nei Behemoth E Oltre
Autore: Adam Nergal Darski
Anno: 2017
Editore: Tsunami Edizioni
Pagine: 272
ISBN: ISBN 978-88-96131-96-1
Prezzo: Euro 20,00

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