Lacuna Coil – I vent’anni di ‘Comalies’

Il 29/10/2022, di .

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Lacuna Coil – I vent’anni di ‘Comalies’

Il 29 ottobre del 2002 è una data molto importante per i nostrani Lacuna Coil: esce finalmente il loro attesissimo ‘Comalies’, terzo album della band, un anno dopo il precedente ‘Unleashed Memories’: per noi di Metal Hammer risulta quindi doveroso parlare di questo meraviglioso album creando uno spontaneo paragone con ’Comalies XX’, fresco fresco d’uscita, la cui definizione di remake risulterebbe riduttiva (e per coloro che si sono persi la nostra recensione basta cliccare qui!)
Ma chi sono i Lacuna Coil di allora rispetto ad oggi?
All’epoca, nonostante due album, eravamo comunque degli esordienti nel music business, non sapevamo ancora come funzionassero tutte le componenti attorno ad una band professionale, eravamo più che altro dei ragazzi appassionati di musica metal che stavano vivendo un sogno. Oltre alla band avevamo comunque tutti anche lavori occasionali che ci permettevano di sopravvivere tra un tour e un festival, avevamo aspirazioni certo ed anche una opportunità’ di crescere ma non ci saremmo mai aspettati di poter raggiungere i livelli ottenuti con ‘Comalies’.“, ci confida in anteprima il nostro Andrea Ferro.
Oggi, della formazione di allora sono rimasti lui, Maki e Cristina, da sempre il core della band, mentre Richard e Didi, entrati dopo, si sono dimostrati all’altezza del nome della band a livello internazionale.
Perché si sa, fra il 2002 ed il 2022, ciò che sembra essere rimasto tale è la grande passione per la musica metal.
Ma torniamo a noi, l’album inizia con ’Swamped’, ottimo biglietto da visita dai toni vigorosi e dal ritmo carico: Cristina Scabbia ci sussurra che qualcosa è cambiato dagli album precedenti, ci dimostra un grande controllo vocale, molta tecnica, melodie profonde che dall’orecchio arrivano senza tante scorciatoie direttamente al cuore.
Questa track appare anche nei videogiochi ‘Vampire: The masquarade – Bloodline’ e ‘Rock Band’ oltre ad essere inserita nella colonna sonora del film ‘Resident Evil: Apocalypse’.
Il termine “profondo” è il più indicato per riassumere questo lavoro che, vent’anni dopo, si conferma essere uno dei migliori della band.
‘Comalies’ può essere percepito come un tentativo di liberazione inoltre da quell’etichetta gothic che i mass media hanno affibbiato con così tanta leggerezza (e forse ignoranza, nel senso buono della parola) alla visione di una band vestita di nero e capitanata da due cantanti, di cui uno appunto donna.
E che donna.
Una donna che ci ha dato prova più volte di come la sua anima sia in verità rock e metal, riconoscendosi in sound quali quelli proposti dagli In Flames o dai Moonspell, questi ultimi definiti dalla stessa band come i propri fratelli portoghesi.
Ritornando all’album, imperativo citare la famosissima ‘Heaven’s A Lie’, nel cui video (che personalmente ricordo di esserne rimasta stregata all’età di 12 anni facendo zapping su MTV) dove la Scabbia ci incanta come una geisha dal timbro suadente, dal kimono rosso fuoco aperto ai lati e soprattutto dagli iconici sandali che la stessa cantante ha voluto reindossare per l’occasione e sfoggiare per la photosession ufficiale di ‘Comalies XX’.
Questa canzone nel 2005 ha inoltre vinto il premio Independent Music Award nella categoria ‘Best hard rock/metal song’.
Il sound è heavy questa volta (‘Daylight Dancer’,‘Tigh Rope’) e, nonostante le parti e gli intro melodici (‘Humane’, ‘Aeon’), il tutto risulta ponderato e calibrato: i Lacuna Coil non si sbilanciano rischiando di cadere in uno smielato melodico tipico di tante band con una voce femminile e pulita, ma mantengono una linea dura, anzi durissima e pesante, quasi quanto il distorto della chitarra, che ci ribadisce che il metal è il genere a cui appartengono.
Andrea Ferro e Cristina Scabbia danno prova di quanto il loro sodalizio canoro abbia ormai radici stabili: ascoltando ‘Comalies XX’ personalmente ho molto apprezzato la linea “più dura” tenuta da Andrea, e penso che il remastering e la reinterpretazione servano proprio a questo, a tornare indietro virtualmente nel tempo per mettere quei puntini sulle i che si erano lasciati sospesi o per dare, come appunto in questo caso, una nuova natura alle cose.
Del resto nel 2002 la band è giovanissima, è appena stata incoronata ufficialmente come portabandiera italiana all’estero: finalmente un nome al quale possiamo, con una vena d’orgoglio, essere associati nel momento in cui facciamo conoscenza con qualcuno di straniero all’estero sotto il palco di un festival.
E come questo magnifico girasole, dai colori caldi e dai petali che si frastagliano verso l’oblio più nero, i Lacuna Coil avranno davanti tanti anni dove stupirci con altri incredibili lavori, e dar prova del loro carattere, solare e positivo quanto un fiore che illumina con la propria energia tutti gli angoli imperscrutabili del buio più nero.

Hammer Fact:
-‘Comalies’ e’ stato registrato interamente in analogico su bobina senza l’utilizzo di programmi e plug in del computer: ciò che giunge alle nostre orecchie è frutto di un lavoro senza artifici retorici e musicali.
-Il singolo ‘Heaven’s A Lie’ era in rotazione negli Stati Uniti su piu’ di 150 radio rock americane e in alcune radio di derivazione cristiana veniva annunciato come “A Lie” per evitare censure.
-All’Ozzfest 2004, ‘Comalies’ era il secondo album piu’ venduto allo stand dei cd dopo ‘Subliminal Verses’ degli Slipknot. All’epoca e’ diventato l’album piu’ venduto di sempre della nostra label “Century Media”.
-Ci sono 3 versioni del video di ‘Heaven’s A lie’, 2 amatoriali e una professionale. Quella professionale e’ stata lanciata ufficialmente dal programma di Mtv ‘Headbangers Ball’.

Line Up
Cristina Scabbia – voce
Andrea Ferro – voce
Marco Coti Zelati – basso
Marco Emanuele Biazzi – chitarra
Cristiano Migliore – chitarra
Cristiano Mozzati – batteria

 

Tracklist
01.Swamped
02.Heaven’s a Lie
03.Daylight Dancer
04.Humane
05.Self Deception
06.Aeon
07.Tight Rope
08.The Ghost Woman and the Hunter
09.Unspoken
10.Entwined
11.The Prophet Said
12.Angel’s Punishment
13.Comalies

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